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A IMOLA IL M5S PER VINCERE SCEGLIE DI NON SCEGLIERE

m5s-imola-matteoderricoBeppe Grillo dice che sogna un Movimento 5 stelle che non abbia più il suo nome nel simbolo. Per ora resta un sogno perché i grillini sono ancorati al duo di comando: Grillo e Gianroberto Casaleggio, proclami e calcolato pragmatismo.

Dalla festa di Imola ci si aspettava novità, capire se il movimento avrebbe scelto meno effervescente lotta e più concretezza di governo. Ma le brume autunnali emiliano-romagnole hanno mascherato bene le scelte future.

Alcuni osservatori hanno denunciato l’incapacità di scegliere. In realtà la mossa pare ancora una volta calcolata. Il movimento si presenta con i favori del pronostico alla prossima tornata elettorale amministrativa, soprattutto a Roma, dove può contare sulla nausea della gente davanti ai colpi delle inchieste giudiziarie ed alla amministrazione inefficiente.

Ma il movimento di Grillo ha ottenuto proprio dalle vittorie alle amministrative incrinature della sua credibilità: a Parma c’è un sindaco che critica la dirigenza nazionale e che a Imola è stato eclissato e gli è stato precluso il palco; a Livorno il sindaco pentastellato ha visto il suo bilancio bocciato proprio dai consiglieri del movimento… La capacità di rivoluzionare il modo di amministrare è lungi dall’essere centrata. Conquistare Roma e Milano è una prospettiva ghiotta, ma i problemi da risolvere sono più difficili delle fatiche di Ercole.

Perciò Casaleggio indica fra le priorità programmatiche del movimento cancellare la prescrizione: punta il dito sulle inchieste giudiziarie ma nasconde la luna dei problemi da risolvere, non solo al governo nazionale ma anche nei comuni.

Il movimento, per ora, mantiene la sua forza nella giacobina forza rivoluzionaria e punta a rafforzare la sua presa popolare: per risolvere i problemi del Paese c’è tempo. Finché restano irrisolti monta la rabbia, e il voto di protesta.

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Reuters