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AL III MUNICIPIO DI ROMA IL M5S NON HA PIÙ LA MAGGIORANZA, OPPOSIZIONI CHIEDONO DIMISSIONI DELLA PRESIDENTE CAPOCCIONI

“Appare irreversibile la crisi politica del M5S del Municipio III. Se non esiste più la maggioranza eletta un anno fa, dilaniata dalle scomuniche della presidente Roberta Capoccioni ai consiglieri non di suo gradimento e dalle evidenti incapacità della giunta M5S di gestire il territorio.

Più la Presidente Capoccioni va avanti e più resta sola, tanto che gli ‘ultimi giapponesi’ a difesa del fortino di piazza Sempione sono costretti a inventarsi qualsiasi scusa per non convocare più i Consigli Municipali, paralizzando ulteriormente l’attività amministrativa, complice il presidente dell’aula Novelli. Peccato che nel frattempo restino sullo sfondo le questioni urgenti che i cittadini ci segnalano ogni giorno: interventi di manutenzione nelle scuole, i servizi sociali con i giorni contati, il verde pubblico gestito solo da cittadini volontari, lo sport di base mortificato, l’abusivismo dilagante, i cittadini di Fidene e Villa Spada lasciati soli a combattere con i miasmi del TMB Salario. Stante questa situazione, a partire dai prossimi giorni promuoveremo autoconvocazioni delle sedute del Consiglio Municipale tematiche, per rianimare l’istituzione locale. Nel frattempo la Capoccioni valuti seriamente le sue dimissioni, alla stregua di quanto già fatto dal suo omologo del Municipio VIII, di certo più lungimirante e obiettivo”.

E’ quanto dichiara in una nota il capogruppo Pd del Municipio Roma III, Paolo Marchionne.
 “Volevamo avvisare il signor Novelli che per fare il presidente del Consiglio non occorre improvvisarsi giudici costituenti, ma basta applicare il regolamento in maniera equa”. L’ha dichiarato Yuri Bugli, consigliere Pd del III Municipio.
“E’ sconcertante come l’implosione dell’ex maggioranza a Cinque Stelle sia fatta ricadere sull’istituzione municipale immobilizzata dall’incapacità dei grillini di accettare il fatto che se non si hanno i numeri, in democrazia, possano passare persino le proposte dell’opposizione – prosegue l’esponente Dem -.
Dopo vari e grotteschi tentativi lo smarrito capogruppo dell’ex maggioranza ha trovato in un cavillo regolamentare la scusa per non convocare il Consiglio municipale, prontamente spalleggiato da chi dovrebbe garantire l’equilibrio e il funzionamento dell’istituzione. Su questo voglio essere molto chiaro: così si bloccano le attività a danno di tutti i cittadini. Se non sono capaci di avere una maggioranza è il caso che la presidente Capoccioni si dimetta palesando il fallimento di questa amministrazione”.
“Asserragliata nella sua stanza insieme ai pochi fedelissimi che le sono rimasti accanto, la Presidente del Municipio Roberta Capoccioni ne ha partorita un’altra: per evitare di convocare il Consiglio Municipale dove ormai è in minoranza, fa scrivere al capogruppo del suo partito che i consiglieri del Movimento sono impegnati in un non meglio precisato ‘evento a carattere nazionale’.

Una scusa patetica che viene addotta per giustificare una gravissima violazione del Regolamento Municipale, di cui il Presidente del Consiglio Mario Novelli si è fatto carico.
Infatti la conferenza dei Capigruppo di lunedì aveva stabilito di convocare il consiglio per domani, ma il Presidente non ha dato seguito alla volontà di un Organo Istituzionale del Municipio.
Una forzatura a cui Novelli dovrà rispondere, nel frattempo dobbiamo far sapere a tutti i cittadini che l’amministrazione Capoccioni in III Municipio è terminata, che la Presidente sta umiliando il territorio e le istituzioni democratiche pur di rimanere attaccata alla poltrona.
La Capoccioni di fatto sta sventolando bandiera bianca, ma da Fratelli d’Italia non si aspetti nessuno sconto.”
Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri di Fratelli d’Italia al III Municipio, Vincenzo Di Giamberardino, Emiliano Bono, Donatella Geretto e Giordana Petrella.
“Ormai siamo alle comiche: dopo la riunione dei presidenti dei Gruppi consigliari avvenuta l’11 ottobre 2017, il capogruppo grillino ha espresso la volontà di voler convocare un solo Consiglio al mese, anziché farne uno a settimana.
Se stavano cercando un modo alternativo per comunicare il loro stato di gravissima crisi, i grillini l’hanno trovato: sanno di non avere più i numeri per governare e ormai ogni Consiglio per loro è una tortura, quindi cercano in tutti i modi di evitare lo stillicidio.
Peccato che se questa proposta strampalata e ridicola venisse accolta, a farne le spese sarebbe solo e soltanto il territorio, che da oltre un anno è abbandonato al lassismo e alla sciatteria amministrativa della Giunta Capoccioni.
Nella seduta di Consiglio di domani la proposta del capogruppo 5 Stelle verrà discussa e – siamo sicuri – rispedita al mittente.
Tanto per ricordare agli ‘strateghi’ grillini’ che non hanno più i numeri e non sono più in grado di imporre niente a nessuno”.
Lo dichiarano in una nota congiunta i consiglieri di Fratelli d’Italia al III Municipio, Vincenzo Di Giamberardino, Emiliano Bono, Donatella Geretto e Giordana Petrella.
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Fonte: Abitareroma