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BEPPE GRILLO DEMOCRISTIANO

beppe-grillo-matteoderricoBeppe Grillo, politicamente parlando, è come ibernato e in (perenne) attesa di sbrinarsi al momento giusto, che non arriva.

Perché non c’è giorno che passa che il Movimento 5 Stelle non perda voti e soprattutto che il suo lìder màximo non perda consenso. Ed ecco che, lasciando da parte la consueta schifiltosità nei confronti dei quotidiani nostrani, ha concesso ieri mattina una lunga intervista al Corriere della Sera su Rai e reddito di cittadinanza. Intervista in cui ha dimostrato come i 5 Stelle non intendono più restare confinati a movimento anti-Kasta ma aprirsi fino a diventare forza di “lotta e di governo”. Certo almeno non subito ma la strada pare essere quella.

Di certo, per ora, Grillo sembra molto simile a Berlusconi. Una stella (politica) cadente che cerca in ogni modo di salvare il salvabile, diventando un po’ più democristiano. Mettendo da parte le rivalità personali verso gli eterni nemici del «Pdmenoelle» e collaborare con loro per risolvere i problemi dell’umanità: «Io auspico tutte le convergenze del mondo (sul reddito di cittadinanza). Bisogna capire che la povertà va affrontata come una malattia, non come un reato». Proprio lui che qualche tempo fa insieme a Don Ciotti voleva «rendere illegale la povertà» ma questa è più che altro una notazione ironica e di colore.

Il punto vero è che ormai anche Grillo ragiona secondo i codici della politica. Qualche giorno fa si è recato al Quirinale a trovare il presidente della Repubblica e ne è uscito pieno di parole di elogio. Ora l’apertura al Pd accolta con interesse dal capogruppo alla Camera Roberto Speranza che si è detto pronto a collaborare sul reddito di cittadinanza. Come Berlusconi tra un po’ ci dirà che Renzi non è poi così tanto male…

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Enrico Reardo per L’Intraprendente