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CASALEGGIO ORDINA L’ESPULSIONE DEI SENATORI VACCIANO E SIMEONI



I senatori dimissionari Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni sono fuori dal M5S. Il capogruppo al Senato Alberto Airola ha firmato per il ‘cartellino rosso’ con un improvviso cambio di rotta rispetto a quanto deciso dall’assemblea dei senatori, che ieri aveva ‘graziato’ i due colleghi: teniamoli nel gruppo in attesa che sulle loro dimissioni si pronunci l’Aula, avevano stabilito. Una decisione, quella assunta dall’assemblea dei senatori, che ha provocato l’ira di Gianroberto Casaleggio.

Che ieri avrebbe chiamato il capogruppo Alberto Airola, minacciando di procedere via blog. Dopo nemmeno 24 ore arriva il nuovo cambio di rotta: il capogruppo M5S al Senato firma per l’espulsione, i due sono ormai fuori dal gruppo. Stessa sorte alla Camera per Cristian Iannuzzi, deputato M5S ribelle e figlio di Simeoni. 

Anche lui, a quanto si apprende, sarebbe ormai fuori dal Movimento.
Prima l’assemblea dei senatori M5S ha respinto le dimissioni dei colleghi Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni. Nuovo scontro in casa 5 Stelle e nuovi malumori: lo staff sconfessa ancora una volta la volontà del gruppo. “Assemblea ancora una volta svilita, messa sotto e calpestata”, ha commentato su Twitter il deputato Walter Rizzetto.
I due parlamentari sono fuori dal Movimento: lui, famoso per l’intervento a Palazzo Madama prima di Natale durante la maratona per la legge di stabilità (“Ma stiamo votando il testo di topolino?”) e lei, mamma del deputato Cristian Iannuzzi, avevano deciso di lasciare il Movimento 5 stelle dopo la richiesta del loro Meetup di Latina. I tre hanno annunciato l’addio il 22 dicembre scorso in polemica con la gestione del Movimento e le ultime evoluzioni in casa M5s (dalle espulsioni dei colleghi Pinna e Artini senza passare dall’assemblea, fino alla nomina di un direttorio). Fin da subito avevano ribadito la loro volontà di lasciare la carica in Parlamento e non unirsi al gruppo misto. Il voto dei colleghi per la loro permanenza metteva però in difficoltà Grillo e Casaleggio: le scorse dimissioni volontarie (Mussini, Bencini, Romani, Casaletto e Bignami) si erano risolte con un espulsione via blog solo un anno fa.
mader