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CHIARA APPENDINO CONTESTATA ALLE VALLETTE: “VI ABBIAMO VOTATO, SIAMO ANCORA SENZA CASA”

Mattinata decisamente agitata per Chiara Appendino. La sindaca stava partecipando alla conferenza stampa di presentazione del mese dell’arte contemporanea alle Officine Caos, in piazza Montale, quando alcuni cittadini hanno improvvisato un vero e proprio blitz sul palco, con tanto di striscione. A cercare il confronto diretto con la sindaca è stato il Comitato Lucento-Vallette. Il tema principale? L’emergenza abitativa. «Ti abbiamo votato, avevate promesso un nuovo corso per le periferie: dopo un anno quali sono le risposte?»

Appendino ha preferito sviare, senza ricevere i cittadini davanti a tutti ma ha accolto una loro delegazione sul retro, con cui è riuscita ad avere un confronto. Uno scambio di opinioni sulla situazione drammatica vissuta dalle tante famiglie che non hanno casa. Cinque di loro vivono da mesi in un camper fuori dagli uffici degli assistenti sociali, con la speranza di avere prima o poi una della case Atc. Le promesse elettorali pesano come un macigno, la notte del 19 giugno 2016 è ormai un lontano ricordo e le accuse sono pesanti, precise: «Assistenti sociali, Atc, Comune, poco cambia. Le risposte sono sempre le stesse e nessuno vuole caricarsi la responsabilità della crisi sociale che vive la nostra città o cercare una soluzione» precisano dal Comitato.

Insomma, l’occasione di presentazione delle luci d’artista in periferia si è trasformato in un momento per parlare dei temi più cari a chi la periferia la vive: il degrado e un contesto sociale sempre più drammatico. Mary Gagliardi, coordinatrice al patrimonio in Circoscrizione 5, aveva provato a porre l’attenzione su questi temi («Le luci d’artista vanno bene, ma non c’è comunicazione con gli assessori»), ma Appendino aveva risposto seccata («Non è il luogo giusto per parlare di queste cose, ci sono sedi idonee per farlo»). Un dibattito interrotto dal blitz del Comitato dei cittadini. L’incontro con Chiara Appendino alla fine c’è stato: «Sotto pressione la sindaca ha accettato di ricevere le due donne in uno stanzino appartato lontano dai giornalisti promettendo di prendersi a cuore la situazione e di organizzare un incontro a breve».

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Fonte: Diario di Torino