Con i voti del Movimento 5 Stelle Altero Matteoli di Forza Italia è stato rieletto, a scrutinio segreto presidente della commissione Lavori Pubblici e Comunicazioni del Senato. Battuto il candidato della maggioranza Vittorio Fravezzi.
Matteoli ha ricevuto anche i voti di Sel.
All’uscita della commissione, Andrea Cioffi ha riferito il voto a favore di M5S per Matteoli: “Ha fatto bene il suo lavoro. Era giusto confermarlo perché è stato un bravo presidente”.
Matteoli è lo stesso contro il quale i senatori M5S hanno votato in Giunta per le elezioni e le immunità, dando il via libera all’autorizzazione a procedere nell’ambito dell’inchiesta Mose che lo vede indagato per corruzione e ora rinviato a giudizio.
Matteoli è accusato, dalla procura di Venezia, di corruzione in atti d’ufficio per aver ricevuto, due tangenti dell’importo di 400.000 e 150.000 euro al tempo in cui Matteoli ricopriva la carica di ministro dell’Ambiente e, quando era titolare del ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Cioffi afferma: “L’obiettivo era dare uno sgambetto al Pd e ce l’abbiamo fatta”. E aggiunge “Matteoli non è mica uno ‘stinco di santo’, sta dentro le istituzioni da trent’anni, con le nostre regole sarebbe a casa da venti. Ha capi di imputazioni come quello del caso Mose. Però non ha mai fatto pressioni, ha fatto il suo lavoro ed è equilibrato. A volte le figure vanno al di là degli schieramenti”.
Durante l’approvazione del jobs act, in Senato, culminata in risse, bagarre e insulti lo sfogo del fine senatore Cioffi rilanciato su tutto il web, riferendosi ai parlamentari della maggioranza, fu: “La verità è una sola c’hanno le corna. Per loro, il regolamento è come la pelle dei coglioni, che si tira come si vuole”.
Per il Movimento 5 Stelle la morale e le regole si applicano ad intermittenza. Soprattutto, a seconda delle circostanze.