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DAL MOVIMENTO 5 STELLE DI BEPPE GRILLO AL MOVIMENTO 5 STELLE DI LUIGI DI MAIO. IL M5S SI INFIAMMA

“Dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grilo al Movimento 5 Stelle di Luigi Di Maio”. Le regole per la scelta del candidato premier del M5S, e le conseguenze sulla ‘gestione del potere’, infiammano il Movimento e scatenano le polemiche.

Ad accendere la miccia, in particolare il deputato 5 Stelle di Torre del Greco, Luigi Gallo con un post su Facebook. “Tutti gli iscritti devono sapere quali sono i poteri del capo del Movimento 5 Stelle definiti dal Regolamento Interno”, scrive il parlamentare.
Li sintetizzo:
1 – Il capo politico del MoVimento 5 Stelle INDICE LE VOTAZIONI in rete

2 – Il capo politico SCEGLIE I TEMI da mettere in votazione in rete
3 – Il capo politico DEFINISCE LE REGOLE PER LE CANDIDATURE nazionali e locali degli iscritti del M5S, d’intesa con il comitato d’appello
4 – Il capo politico ha il potere di RIPETERE UNA VOTAZIONE per le modifiche del NON STATUTO e del REGOLAMENTO INTERNO e ripetere votazioni che in prima istanza erano state limitate agli iscritti di una città o di una regione
5 – Il capo politico del MoVimento 5 Stelle SCEGLIE IL COLLEGIO DEI PROBIVIRI da mettere in votazione in rete
Il collegio dei probiviri è un ORGANO DI GARANZIA del MoVimento 5 Stelle che ha facoltà di SOSPENDERE iscritti e portavoce e decidere in merito alle SANZIONI disciplinari e alle ESPULSIONI
6 – Il capo politico del MoVimento 5 Stelle, PUO’ CON UNA VOTAZIONE in rete di tutti gli iscritti del M5S CANCELLARE LA DECISIONE del collegio dei probiviri o del comitato d’appello, scrive ancora Gallo, impegnato poi in un botta e risposta con gli utenti che commentano il messaggio.
E sempre sul social network arriva un altro messaggio che agita le acque. E’ quello di Riccardo Nuti, il deputato il deputato grillino sospeso dal M5S perché coinvolto nello scandalo delle firme false di Palermo. “Nuti indagato? Sospeso. Altri parlamentari M5S indagati? Non sospesi. Raggi indagata? Non sospesa. Di Maio indagato? Non sospeso e premier”, scrive, ricevendo numerosi i commenti critici in risposta. Come quello di Antoska che scrive: “Con il tuo agire superficiale hai creato un danno a Palermo minando la credibilità del movimento. Ti è stato chiesto di fare un passo indietro, ti sei avvalso della facoltà di non rispondere che ti viene dalla tua carica mettendoti allo stesso livello dei vecchi politici x questo ti è stato chiesto di autosospenderti cosa che non hai fatto. Lo hanno fatto gli altri x te. Da qui nella tua incoerenza prima la guerra al candidato sindaco adesso a Cancellieri. Per favore fai non uno ma 1000 passi indietro e taci”. Francesco gli dice: “Vattene.. ma non buttare fango… altrimenti fai come le altre mer… Sai bene anche tu che sono due cose diverse”.
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Fonte: AdnKronos