Riservato, “schivo come mio padre”, un po’ impacciato e un po’ infastidito per l’insistenza sui temi più politici, Davide Casaleggio ha affrontato la sua “prima” davanti ad una telecamera, ospite di Lilli Gruber su La7, con una previsione: “sarà molto raro rivedermi in Tv”. Ma l’occasione, il figlio del co-fondatore del Movimento, l’ha colta almeno per mettere alcuni puntini sulle “i”, per sfatare insistenze e critiche sul suo ruolo, sulle accuse di successione ‘dinastica’. “Il capo politico del Movimento non sono io, è Grillo”, “il mio obiettivo non è sostituire mio padre”, così come la Casaleggio Associati non è il Movimento, casomai lo strumento che ha consentito la nascita del “sogno” M5s e che gli ha fornito lo strumento per la sua espressione in base ai principi della democrazia partecipata.