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DI MAIO A RAGUSA PRIMA DI VESPA NON INCONTRA GLI ATTIVISTI M5S

luigi-di-maioL’onorevole Luigi Di Maio, astro emergente del Movimento 5 Stelle, passa con nonchalance dalle sale di un modesto ristorante di paese allo studio più ambito della televisione nazionale, ospite di Bruno Vespa.

Un salto mostruoso, considerando che la riunione ragusana era dedicata e riservata ai soli consiglieri comunali, un gruppo definito, dalla testata locale più vicina al Movimento 5 Stelle di Ragusa, assai ‘ascoltata’ dai vertici amministrativi locali, “truppone poco colto e persino rozzo, insomma una divisione di legionari agguerriti che hanno travasato il furore giacobino in un garantismo che non sta né in cielo né in terra…

e ancora : “la densità politica raramente è dote naturale e i consiglieri cinquestelle, soprattutto i membri della commissione risanamento che stiamo vedendo all’opera, rappresentano il fior fiore della improvvisazione al governo che, non sembri contradditorio, è una delle vere qualità del movimento. L’improvvisazione però è genio, intuito, fantasia, coraggio e non la visione di questi consiglieri che, come gladiatori stanchi dalla costrizione alla lotta, ogni tanto si riscuotono dal loro sopore, danno un colpo a casaccio, si guardano fra di loro smarriti e ripiombano in un torpore pieno di certezze in cui si erge, ma per stupefacente bellezza, il consigliere….
“dovrebbero essere loro a incalzare, a ricollegare, a rivoltare il pantano, rinnovando all’elettorato la promessa di cambiamento.
Non capiscono questa esigenza politica, vedono solo la punta del loro naso, non riuscendo ad approfittare della grande opportunità che gli si è offerta ossia quella di formarsi e temprarsi come classe dirigente.

Poco si sa, per la consueta e celebrata trasparenza grillina, dei contenuti della riunione, ufficialmente convocata per illustrare i pregi di un a piattaforma informatica ma che, comunque, ha trattato solo di sfuggita gli argomenti emergenti della vita pentastellata di Ragusa.
Era comprensibile, d’altronde, che un vice presidente della Camera non può spostarsi per ascoltare di assunzioni di letturisti con congiunti a 5 Stelle o di tentate epurazioni di assessori che stentano a realizzarsi.
Così come aveva fatto in una sua precedente visita a Ragusa, anche questa volta colui che tutti indicano come possibile premier del futuro, non ha lasciato impronte in terra ragusana.

Appare strano che, alla TV nazionale, parlando delle amministrazioni a 5 Stelle non si faccia mai riferimento a Ragusa che, alla fin fine, nonostante le farneticanti affermazioni delle opposizioni locali, come Comune a cinque stelle non va poi tanto male e non ha eccessive contestazioni, se si escludono le intemperanze verbali di qualche opposizione afflitta da disperazione per sconfitta elettorale, ancora mal digerita dopo 30 mesi.

È di queste ore il responso di un sondaggio del Sole 24 ore che darebbe il Sindaco Piccitto in calo di 14 punti percentuali nel gradimento dei cittadini, numeri che attestano un cedimento dei consensi ma che confermano, contrariamente a quello che vogliono far credere le opposizioni locali, che il primo cittadino si mantiene ampiamente al di sopra del 50%, posizione che, considerato il calo fisiologico iniziale, le difficoltà di approccio all’amministrazione e le numerose problematiche lasciate legittimamente insolute dalla precedente amministrazione e dalla oscura gestione commissariale di transizione fra le due amministrazioni, costituisce un dato, senza dubbio positivo, al momento.

Così non la debbono pensare i vertici del Movimento che, non solo non sfruttano l’immagine della città amministrata dal Movimento 5 Stelle, non si fanno vedere dalle nostre parti e la considerano, forse, come nel caso di chi aspira al governo regionale, solo come potenziale serbatoio di consensi da sfruttare al momento opportuno.

Nel salotto di Vespa le solite esternazioni, a proposito di candidature per le amministrative in giro per l’Italia, per il potere assoluto della base, massima fiducia nel candidato sindaco di Bologna, che pure qualche macchiolina nel curriculum la possiede (ma forse le macchioline cambiano di consistenza da nord a sud), rigida coerenza nel non indicare Di Battista come candidato sindaco per Roma, che pure farebbe vincere facile facile.

Poi uno guarda a Ragusa e vede che la base non è stata nemmeno invitata alla riunione, gli attivisti, i pochi che sono rimasti attivi, sono rimasti delusi e non sanno spiegare perché oltre lo stretto la base non ha più voce in capitolo.

Ma gli attivisti dei meetup restano fiduciosi, perché, addirittura, i dissidenti, messi da parte, del meetup RagusAttiva 5 stelle condividevano, poche ore fa, un post su facebook che annunciava la partecipazione “del nostro”di Di Maio a Porta a Porta.

Con questa cieca fedeltà, il Sindaco Piccitto ha già la sua base elettorale per le prossime elezioni.

mader
Fonte: Ragusa Libera