Dai sondaggi primo campanello d’allarme per Di Maio: secondo Euromedia il 61,5% degli italiani non ritiene che il sussidio di 780 euro farà bene alla crescita. E lo confermano anche le intenzioni di voto. L’atteso recupero sul Carroccio non c’è stato: se i 5 Stelle sono stabili la Lega continua a volare.
Primo campanello d’allarme dai sondaggi per il Movimento 5 Stelle.
Benché i consensi in termini di voti siano secondo gli istituti di ricerca grossomodo stabili, sulle misure contenute nel Def qualche scetticismo tra gli italiani traspare. E stando ad una rilevazione di Euromedia per Porta a Porta è proprio il reddito di cittadinanza il provvedimento che desta più preoccupazione tra gli italiani.
La domanda che i sondaggisti hanno posto agli interpellati è la seguente: “Lei crede che il reddito di cittadinanza potrà aumentare l’occupazione, i posti di lavoro e rilanciare i consumi?”. Le risposte non sono quelle che il M5s si aspettava: solo il 30,4% degli intervistati nutre infatti fiducia nella capacità del reddito minimo di far ripartire la crescita, mentre il 60% degli italiani la ritiene una misura poco o per nulla utile. Insomma, se non è una Caporetto poco ci manca.
Diverso il discorso per la Flat tax che un po’ a sorpresa viene ritenuta una misura tutto sommato positiva dalla maggior parte degli intervistati.
Più in generale gli italiani sembrano abbastanza preoccupati dalla legge di bilancio che il governo si appresta a varare. Se infatti il consenso di Lega e M5s veleggia attorno al 60%, per quanto riguarda la Manovra le percentuali sono molto diverse: il 44,1% degli intervistati si dice infatti preoccupato e ritiene che il governo avrebbe dovuto essere più prudente, mentre il 43,4% pensa che sia stato giusto sforare gli obiettivi di deficit. Secondo Tecné invece i giudizi positivi (42%) prevalgono su quelli negativi (36%).
Insomma, stando a queste rilevazioni Salvini batte ancora una volta Di Maio, se ci passate l’espressione. In termini di consensi, tuttavia, i due partiti di governo continuano ad andare forte. Secondo la media calcolata da YouTrend partendo dai dati di sette istituti di ricerca (EMG, Euromedia, Ixè, Noto, Piepoli, SWG, Tecnè), la Lega continua a crescere e guadagna addirittura lo 0,7% rispetto a due settimane fa. Il M5s perde invece lo 0,1% e si attesta al 28,5%, ormai distanziato di più di tre punti.
Per Di Maio non è certo una buona notizia: in molti infatti scommettevano che con le prime scadenze relative ai temi economici, i 5 Stelle avrebbero riconquistato visibilità e consensi a spese del Carroccio. Il pressing del Movimento per ottenere reddito di cittadinanza e pensioni di cittadinanza almeno per il momento non ha dato i frutti sperati. Quanto agli altri partiti non ci sono da registrare particolari variazioni: il Pd continua ad andare male e si attesta al 16,3% (-0,1 rispetto a due settimane fa), seguito da Fi all’8,9% e da Fratelli d’Italia al 3,4.