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GIALLO SULL’AGGRESSIONE ALLA DEPUTATA 5 STELLE LAPIA, UNA TESTIMONE SMENTIREBBE. LEI: “DISEGNO POLITICO PER COLPIRMI”

“C’è un disegno politico per diffamarmi e per colpirmi politicamente”. Lo dice all’Adnkronos Mara Lapia, la deputata sarda del Movimento 5 Stelle aggredita ieri da un uomo fuori a un supermercato di Nuoro, a proposito dell’audio Whatsapp, circolato in rete nelle ultime ore, registrato da una testimone della vicenda che confuta la versione della pentastellata, sostenendo che Lapia “non sarebbe stata aggredita da nessuno” e che sarebbe “caduta a terra da sola”.

Lapia conferma di essere stata malmenata dall’uomo “per futili motivi” e ripercorre con l’Adnkronos tutta la vicenda. “Mi trovavo alla cassa del supermercato. In fila dietro di me – racconta – c’era l’uomo, che nel frattempo mi aveva riconosciuta. Nonostante avessi chiesto alla cassiera di passare piano gli articoli in cassa, lei ha continuato a farlo velocemente, facendo cadere alcune lattine di coca cola, che mi hanno bagnato i vestiti. Così io ho protestato e l’uomo ha colto la palla al balzo per darmi della cafona, della maleducata. Ha continuato a offendermi, così mi sono voltata verso di lui chiedendogli di smetterla, perché altrimenti avrei chiamato la polizia”.

Telefonata che poi, racconta Lapia, avrà luogo dopo i continui insulti dell’uomo. “L’uomo mi si è avvicinato dicendomi ‘chi cazzo credi di essere…'”, sottolinea Lapia, ancora sotto shock, spiegando che la lite è proseguita fuori al supermercato. “Ho avuto la malaugurata idea di fotografare la targa della sua auto. Lui mi ha dato il primo spintone, ha fatto cadere il mio telefono e l’ha preso a calci. Ha continuato a darmi spintoni, per poi colpirmi al petto con un pugno. Fuori al supermercato c’era sua madre che urlava ‘non picchiarla, che stai facendo!'”.
A quel punto Lapia si accascia al suolo. “Sono svenuta – racconta la deputata sarda – e delle persone di Nuoro si sono avvicinate. Erano uomo e una donna: dicevano ‘sta fingendo'”. La donna, sostiene Lapia, sarebbe l’autrice dell’audio Whatsapp. “L’ho sentita dire al ragazzo che mi ha aggredita ‘vai via, diciamo che ha inventato tutto’. L’uomo che era con lei, invece, rideva, teneva le mani in tasca”. Lapia aggiunge un particolare: “Passata circa un’ora, dopo aver rilasciato la sua testimonianza alla polizia, la donna è tornata, ha fatto un giro e poi è andata di nuovo via. Una donna che vuole fare la testimone in modo serio non lo fa così”, rimarca la pentastellata.
“Se mi fossi inventata tutto non mi sarei frantumata le ossa in quel modo. Perché nell’audio, che è gravemente diffamatorio, la donna non ha detto chi è? Credo si sia trattato di qualcosa costruito bene”. Secondo Lapia ci sarebbero motivazioni politiche dietro il comportamento dei due testimoni che hanno negato l’aggressione. “Lui il giorno prima su Fb aveva postato delle cose molto pesanti verso Salvini e verso di me, che coltivo buoni rapporti con la Lega”. La parlamentare sarda lancia un’accusa pesante: “E’ stata una cosa orchestrata insieme ad un ex assessore di Nuoro. E’ stato lui a diffondere l’audio su Fb. Ricordiamo che Nuoro andrà a elezioni presto e tutta la Sardegna andrà al voto per le regionali”, conclude.
La testimone oculare che nell’audio ha dato una versione dei fatti diversa è una crocerossina che lavora all’ospedale di Nuoro ed è stata sentita dalla Squadra Mobile. Il battibecco tra la deputata e un uomo, accompagnato dall’anziana madre, sarebbe iniziato alla barriera delle casse di un supermercato Lidl di Nuoro. La deputata avrebbe iniziato a filmare la scena con il cellulare e avrebbe continuato a filmare e a litigare con l’uomo nel parcheggio. L’anziana donna, riferisce, si sarebbe avvicinata alla deputata grillina. “Le ha toccato la spalla”, come per calmarla e chiederle di smetterla. “Lei si è buttata a terra, così, d’improvviso”. Tutto è a verbale della Squadra Mobile. “A quel punto (omissis…) mi sono avvicinata e ho chiesto alla signora (che non sapevo chi fosse) se avesse bisogno d’aiuto perché pensavo fosse svenuta”. Prosegue il racconto: “Non ha visto che sono stata aggredita, che mi hanno spinto?”, le ha replicato Lapia. “Io – dice la testimone – sono rimasta scioccata da quell’affermazione… e le ho detto ‘Signora ma di cosa sta parlando? Aggredita? Guardi che ho visto tutto e non l’ha aggredita nessuno”. “In quel momento è arrivata la Polizia che ovviamente sapeva chi avrebbe trovato, ma io – prosegue la testimone oculare – non sapevo minimamente chi fosse. Quindi la Lapia (che ho scoperto dopo fosse lei) ha raccontato la sua versione ai poliziotti”.

Sentendo cosa riferiva Lapia, la testimone si è avvicinata alla Polizia per riferire la sua versione agli agenti della Volante: “Non è vero nulla di quello che sta dicendo, non so perché sta facendo questa scenata. Non è vero, non è stata aggredita”, ha messo a verbale. “Era solo un diverbio fra queste persone”. La testimone conclude: “Io ho passato la mattinata coi poliziotti che mi chiamavano di continuo per il verbale”. La deputata di M5S Lapia comunque ha riportato la frattura di una costola, refertata dall’ospedale di Nuoro con 30 giorni di prognosi. E’ in corso l’indagine della Mobile che sta visionando le immagini dell’impianto di videosorveglianza della Lidl nuorese.
Mara Lapia vuole che sia chiaro a tutti che non ha inventato nulla. Per questa ha pubblicato su Facebook il referto medico che le è stato rilasciato nell’ospedale dove è stata assistita dopo l’aggressione: “Tutti possono leggere quello che ho subito”, si legge nel post.
Nell’atto dell’ospedale le conseguenze delle lesioni subite sono state messe nero su bianco: “Il referto medico parla chiaro con una prognosi di 30 giorni ed un trauma del torace con infrazione della VI costa sinistra da riferita aggressione. L’esame radiologico, poi, parla di infrazione traumatica della VI costa sinistra. La violenza su qualsiasi persona è un atto aberrante e chi la sminuisce per squallidi giochi politici compie una doppia forma di violenza”, scrive.

Fonte: AdnKronos
Video: Huffingtonpost Italia