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GLI ANZIANI OSPITI DI CESANO BOSCONE HANNO OTTENUTO LA LIBERAZIONE ANTICIPATA DA BERLUSCONI

berlusconi-matteoderricoIl giudice di Sorveglianza di Milano Beatrice Crosti ha concesso la liberazione anticipata di 45 giorni a Silvio Berlusconi nell’ambito dell’affidamento in prova ai servizi sociali di un anno che sta scontando per via della condanna definitiva per il caso Mediaset. Da quanto è stato riferito è stata accolta l’istanza del leader di FI.

Il fine pena per Silvio Berlusconi, secondo i calcoli, dovrebbe essere l’8 marzo. Il leader di Forza Italia infatti avrebbe dovuto concludere l’affidamento in prova ai servizi sociali, con tanto di attività di volontariato nel centro di anziani alle porte di Milano, il prossimo 23 aprile. E detraendo da questa data i 45 giorni di liberazione anticipata concessa, finirà il suo iter il prossimo 8 marzo.

L’ufficio diretto da Severina Panarello dovrà poi redigere una relazione sull’attività svolta per dieci mesi da Berlusconi all’interno della Sacra Famiglia, l’istituto di ricovero per anziani di Cesano Boscone. Infine, una volta che l’ex premier avrà terminato di scontare la pena alternativa che gli è stata concessa dopo la condanna a quattro anni (ridotti a uno per l’indulto) per il caso dei diritti tv di Mediaset, è prevista un’udienza davanti al Tribunale di Sorveglianza che servirà a dichiarare estinta la pena.

L’estinzione della pena non cancellerà gli effetti della legge Severino e quindi il leader di Forza Italia rimarrà incandidabile per sei anni e cioè fino al novembre 2019. E’ quanto spiegano in ambienti giudiziari precisando però che il leader di Forza Italia – il quale si è rivolto alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo lamentando una presunta illegittimità della sentenza Mediaset – può sempre giocare la carta della “riabilitazione”, prevista dalla stessa legge Severino, che, se concessa, può consentirgli di anticipare di circa un anno il suo rientro in politica.

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