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GRILLINI CHE ATTACCANO LA LEGA: “NON C’È PIÙ L’EMERGENZA MIGRANTI, CINQUE STELLE DIVERSI DA SALVINI.”

Sulla vicenda della nave Diciotti aveva preso posizione con un post su Facebook in cui criticava la posizione di Matteo Salvini, pur non citandolo espressamente e riferendosi sempre al ministro degli interni. Ugo Forello, simbolo del M5S a Palermo, aveva espresso chiaramente il suo punto di vista sull’operato dell’alleato governativo del Carroccio, sulla gestione del caso dei migranti bloccati sulla nave e sugli attacchi alla magistratura.

Nell’intervento sul social, concluso con l’hashtag #peròadessobasta, il candidato a sindaco grillino del capoluogo siciliano aveva mandato un messaggio chiaro: “Le scelte politiche, la discrezionalità politica e dell’azione di governo trovano un limite invalicabile nel rispetto della Costituzione, dei trattati internazionali e della legge”.
Adesso però “tutto è passato”, sostiene in una intervista al sito LiveSicilia.it. Del resto “governare non è facile, si può sbagliare soprattutto se si governa con una forza alternativa alla nostra”, risponde a Salvo Cataldo. Quelle alle spalle sono state giornate difficili, ci sono stati degli errori. “Quel modo di operare – sostiene – non ha portato agli obiettivi che il governo si era prefissato dal momento che l’Europa continua a rimanere sorda sulla questione migranti”. Non è semplice del resto governare con una “forza alternativa alla nostra” in base a un accordo di governo, come “sapevamo fin dall’inizio”. La Lega, ribadisce l’esponente pentastellato che ha aperto una breccia nel muro del silenzio grillino, “sarà sempre un partito alternativo al M5S, per sensibilità nei confronti di certi temi e anche per i modi con cui agisce”.

A proposito del tema caldo dell’immigrazione Forello si augura che tutti i punti del contratto di governo possano essere realizzati e che l’attenzione quasi esasperata sull’immigrazione cali, anche perché i dati testimoniano che gli sbarchi sono diminuiti di molto, quindi “non c’è una emergenza migranti ed è bene occuparsi degli altri problemi del Paese”.
A chi lo accusa di essere alla fine vicino al Pd risponde che la sua lontananza è invece attualmente “più forte e granitica” che mai. Anzi, la situazione pesante per molti e “le difficoltà diffuse tra la gente – precisa – hanno dei grandi responsabili: i governi precedenti e in particolare il Pd. Quel partito ha tutte le responsabilità della situazione di oggi. Hanno portato avanti per anni politiche ipocrite e incapaci di gestire il flusso migratorio, così hanno portato gli italiani a una esasperazione che ha causato anche un diminuzione di quella sensibilità che spesso ci viene riconosciuta”.
In pratica quanto accade attualmente è la conseguenza di scelte fatte ieri. “Fu l’Italia di Renzi ad aprire i porti per ottenere maggiore flessibilità economica dall’Europa e oggi la situazione è difficilmente gestibile per questo – sostiene l’esponente del Movimento a cinque stelle – Altro che vicinanza al Pd, la mia rabbia e la mia lontananza nei confronti dei partiti tradizionali oggi è aumentata più che mai perché ho compreso ancora di più la loro incapacità di governare che ha portato i cittadini all’esasperazione”. In realtà “i partiti di sinistra dovrebbero ritrovare la loro identità. I toni che vediamo oggi sono il frutto di anni di mancate risposte, ma tutto questo non significa che io non possa talvolta dissentire dall’azione dell’attuale governo”.
L’attacco al procuratore di Agrigento Patronaggio tuttavia gli ha dato fastidio. “Sono contento che Di Maio sia intervenuto sottolineando che i pm vanno rispettati – afferma su LiveSicilia.it – Stimo il procuratore Luigi Patronaggio, che per anni ha lavorato a Palermo e che sta svolgendo le sue doverose indagini. Le esternazioni di Salvini assomigliano troppo alle frasi che pronunciava Berlusconi sulla magistratura ma, ripeto, sono soddisfatto dell’intervento di Di Maio che ha espresso piena fiducia nelle toghe”.
All’interno del Movimento è poi un momento particolare, anche per via di avvenimenti recenti come la tragedia di Genova. La convivenza con il Carroccio “si basa su difficili equilibri ma si tratta comunque di una occasione per il movimento di crescere e consolidarsi”. Del resto per l’esponente pentastellato all’interno dei Cinque Stelle c’è una dialettica più autentica che in altri partiti. Per quanto lo riguarda afferma di trovarsi in una fase post ideologica e di ritenere dunque che “il rispetto dei diritti delle persone, non sia affare soltanto di una parte politica ma di tutti”.
Forello non si sottrae infine a una domanda sul contrasto con il sindaco Orlando a Palermo. “Ha un grande limite – dice riferendosi al primo cittadino – non accetta critiche e quando queste arrivano risponde con violenza. Abbiamo portato avanti delle denunce basate sui documenti e ci ha accusato di tutto. Orlando assume paradossalmente i toni propri di chi è spesso oggetto delle sue critiche: Salvini. Ci ha accusato di essere degli sciacalli e di fare allarmismo ma la verità è che la città è in abbandono e in rovina, gli effetti dell’ultimo nubifragio ne sono prova”.
Fonte: TiscaliNews