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I FIGLI DEI 5 STELLE E IL LAVORO

non-sistemiamo-parenti-m5s-matteoderricoRenzo Colpo, alle elezioni comunali di maggio è stato candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle a Mori in provincia di Trento. Gli 800 voti ricevuti non sono stati bastati per andare al ballottaggio, ma sufficienti ad eleggerlo e poi diventare presidente del consiglio comunale.

Il 25 maggio, il giorno dopo il ballottaggio, la figlia del grillino Colpo viene assunta, per chiamata diretta, alla casa di riposo di Mori, ente pubblico il cui consiglio di amministrazione viene indicato dal comune.

Naturalmente, è certo che la legalità sia stata pienamente rispettata, ma una curiosità viene in mente: quali sono i criteri che portano a scegliere una persona e ad escluderne un’altra?

Motivi di opportunità, anche politica, avrebbero voluto che un rappresentante delle istituzioni, oltre che di un Movimento che da sempre ha fatto della trasparenza e della legalità la sua bandiera, non fosse coinvolto in simili “chiacchiericci”.

Intanto Renzo Colpo, con un comunicato stampa, fa sapere: “mi sono informato da mia figlia e rendo noto quanto ora a mia conoscenza. Mia figlia si è laureata a dicembre 2014. Da settembre 2014 aveva trovato lavoro presso un’edicola a Rovereto. Dopo la laurea e l’abilitazione ha portato il curriculum in svariate strutture sanitarie del Trentino, pubbliche e private. Nel mese di maggio ha fatto due colloqui per sostituzione urgente di personale dimesso, uno alla Casa di cura Solatrix, l’altro alla Apsp di Mori. Dalla Apsp di Mori, dove si erano licenziate due persone, è stata chiamata dopo due giorni e le è stato chiesto di cominciare subito per un contratto fino a settembre. Si è quindi dovuta dimettere senza preavviso dall’impiego che aveva presso l’edicola. Il giorno che ha cominciato a lavorare a Mori è stata chiamata per l’assunzione anche dalla Solatrix”.

Davvero fortunata la ragazza, due offerte di lavoro nello stesso giorno.

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