I MIGRANTI PORTATI IN ALBANIA DEVONO TORNARE IN ITALIA. IL PIANO MIGRANTI DI GIORGIA MELONI È GIÀ MORTO
I migranti trasferiti in Albania domani faranno ritorno in Italia. La sezione immigrazione del tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti all’interno del centro italiano di permanenza per il rimpatrio di Gjader in Albania.
Secondo i giudici i dodici migranti portati in Albania devono dunque tornare in Italia. I migranti erano stati soccorsi nella notte del 13 ottobre dalla Guardia di finanza nelle acque internazionali della zona Sar italiana e trasferiti a bordo della nave Libra della Marina Militare fino al porto di Shengjin e dal lì al centro di detenzione di Gjader.
Nel comunicato stampa a firma di Luciana Sangiovanni presidente della sezione del tribunale di Roma sono fornite le motivazioni dei giudici: “Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture ed aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all’impossibilità di riconoscere come ‘paesi sicuri’ gli stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal Protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia”.
La mancata convalida del fermo dei migranti implica che non si possano applicare le procedure accelerate di frontiera per la valutazione delle loro richieste d’asilo, ovvero le uniche previste dal protocollo Italia-Albania. I dodici migranti dovranno essere quindi sottoposti alle procedure ordinarie che hanno tempi più lunghi e che andranno espletate altrove, non a Gjader.
Il primo viaggio della nave-hub Libra attraverso lo Ionio e l’Adriatico, durato due giorni e costato circa 20mila euro a migrante in un’operazione che in totale pesa sullo Stato italiano per quasi un miliardo in 5 anni, si è già rilevato un completo fallimento.
Fonte: Agenpress