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IL BLUFF DEL REDDITO DI CITTADINANZA

A poche settimane dalle elezioni regionali il comico si gioca la carta dell’assistenzialismo per raccattare qualche voto in più: “Non è per beneficenza, è una marcia per i diritti e la dignità delle persone. Per rimettere la persona al centro”. Ma la proposta del M5S suona bene ma è un imbroglio: 780 euro garantiti a tutti sarebbero un salasso per i conti pubblici e non aiuterebbero la ripresa del mercato del lavoro.

Il deputato Alessandro Di Battista arriva con la mamma alla partenza della marcia Perugia-Assisi voluta dal M5S per sostenere la proposta del reddito di cittadinanza. Lei però rimane in disparte, cercando di confondersi tra i militanti.

Con le bandiere del M5S, gli striscioni con le parole d’ordine della giornata ma soprattutto col grido “Onestà!” ritmato a gran voce da tutti. Assisi è lontana una ventina di chilometri dalla storica porta da cui parte la Marcia della pace ideata da Aldo Capitini che termina alla Rocca della città di San Francesco.

I grillini si fermano qualche chilometro prima, a Santa Maria degli Angeli. Ad aprire il corteo è il camper di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Quando il comico scende viene accolto da applausi e grida dei tanti che gli si fanno intorno. “Oggi è un ritorno alle origini – tuona Roberto Fico – noi siamo nati il 4 ottobre del 2009 il giorno di S.Francesco: dopo due anni possiamo continuare a camminare accanto alle persone”.

In tempo di campagna elettorale anche il pd sembra affascinato dal reddito di cittadinanza. Ad abboccare all’amo è Roberto Speranza: “Apriamo subito un tavolo di lavoro sul reddito minimo. Sulla lotta alla povertà contano i fatti, non servono le bandierine di parte”. Un’apertura, però, che non fa gola a Grillo: “Sarebbe un tavolo di lavoro con i cassintegrati della cultura politica: sono 20 anni che promettono e non hanno combinato nulla”.

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Il Giornale