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IL M5S E IL DILEMMA EUROPA, REFERENDUM SI REFERENDUM NO

beppe-grillo-di-battista-di-maio-fico“Quello che è certo è che non appena a un popolo è permesso di scegliere si vedono i risultati. Quella è la strada, anche per noi”. Così Alessandro Di Battista, ospite alla serata organizzata dall’ambasciata britannica di Roma, in occasione del referendum sulla Brexit in Gran Bretagna.

“Immaginate”, ha aggiunto il deputato del M5S, se “fosse possibile indire in Italia un referendum per il taglio dell’80% delle pensioni d’oro. Durante la fase di raccolta firme, pensionati come Dini o Amato avanzerebbero loro una controproposta, magari per il taglio del 40%. Questo è quello che insegna il referendum da un punto di vista politico e strategico in Gran Bretagna, poi l’esito lo decideranno i cittadini”, ha proseguito Di Battista.

“La Gran Bretagna è riuscita a ottenere una serie di risultati indicendo un referendum. Il governo Renzi che risultati ha ottenuto? E’ andato a vendersi il 40% agli europei, dicendo ‘sono riuscito a bloccare il movimento 5 stelle’. Ma con quali risultati? Ha ottenuto solo qualche briciola”, ha concluso il membro del direttorio M5S.

Ma come? Ieri sul blog di beppe grillo il movimento 5 stelle (ma non si sa bene chi) scriveva questo:

 10) Per il Movimento 5 Stelle l’Italia dovrebbe uscire dall’UE?

“Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla. Se non fossimo interessati all’Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’UE, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L’unico modo per cambiare questa “Unione” è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l’UE dall’interno”.

Che è diverso dal “vecchio” punto 10 (dove si affermava che l’Italia doveva liberarsi dal cappio della moneta unica che, come paese debitore, lo pone in condizioni svantaggiate in un processo di negoziazione) in cui era scritto:

10) L’Italia dovrebbe indire un referendum simile?
“In Italia non si tiene un referendum sull’Europa dal 1989, ed i cittadini dovrebbero poter esprimere la loro opinione, senza dover sempre subire decisioni calate dall’alto. In ogni caso il Governo italiano dovrebbe negoziare con Bruxelles condizioni favorevoli alla sua permanenza in UE su una molteplicità di fattori che attualmente premiano solo ed esclusivamente i Paesi del Nord Europa. Ovviamente questo sarà possibile una volta che il nostro Paese si sarà liberato dal cappio della moneta unica che, in quanto Paese debitore, lo mette in condizioni svantaggiare in un processo di negoziazione. Il rischio di fare la fine di Tsipras sarebbe altissimo”.

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Fonte: Dagospia

Foto: Fotomontaggi Politici