IL TAR BOCCIA SALVINI SULLA PRECETTAZIONE
Il Tar del Lazio, con decreto monocratico, ha accolto la richiesta dell’Unione Sindacale di Base (Usb) di sospendere l’ordinanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, firmata dal ministro Salvini, il 10 dicembre 2024 con la quale è stata ordinata la riduzione a quattro ore dello sciopero generale proclamato per domani 13 dicembre dalla confederazione Usb, per una durata di 24 ore, nei settore dei trasporti.
Il Tar del Lazio sottolinea “che non emergono, dalla gravata ordinanza, quelle ragioni che, in assenza della segnalazione della predetta Commissione (di garanzia, ndr), possano sorreggere la disposta precettazione”.
Per il Tribunale amministrativo “i richiamati disagi discendenti dallo sciopero appaiono riconducibili all’effetto fisiologico proprio di tale forma di astensione dal lavoro, nè emergono le motivazioni in base alle quali i disagi eccederebbero tale carattere, tenuto conto della vincolante presenza di fasce orarie di garanzia di pieno servizio”.
“Non penso sia utile andare avanti di scontro in scontro di precettazione in precettazione – aveva detto in mattinata Salvini nel suo intervento alla presentazione del Piano Fs -. Una normativa sullo sciopero va rivista insieme ai sindacati, penso che siano loro in primis ad accorgersi che se c’è uno sciopero al giorno, il primo a rimetterci è lo sciopero stesso”.
“Abbiamo fatto tutto il possibile per difendere il diritto alla mobilità degli italiani. Per l’ennesimo venerdì di caos e disagi, i cittadini potranno ringraziare un giudice del Tar del Lazio”, afferma il vicepremier e ministro Matteo Salvini.
“Domani lo sciopero sarà di 24 ore. Uno sciopero legittimo sin dall’inizio”, dichiara Francesco Staccioli, dell’esecutivo confederale di USB. “Oggi il pronunciamento del Tar che sospende l’ordinanza e fissa l’udienza di merito sull’ordinanza di Salvini, riteniamo che sia semplicemente un atto dovuto per la giustizia di questo paese – sottolinea – noi stessi avevamo detto al ministro che quest’atto non aveva alcuna giustificazione. Mancava perfino l’avallo della commissione di garanzia”. Il pronunciamento “sicuramente rende questo sciopero fruibile e sgrava i lavoratori da una sanzione illegittima”, precisa.
Fonte: Ansa