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LA LEGGE ELETTORALE E GRILLO CHE SMENTISCE GRILLO

Inizia a vacillare il patto a quattro sulla legge elettorale. Proprio nel giorno in cui il testo, dopo lunghi mesi di stallo, approda finalmente in Parlamento ecco arrivare le parole di Beppe Grillo che gettano ombre sull’accordo trovato nei giorni scorsi.

Al termine della sua visita elettorale a Taranto, Grillo infatti esprime dubbi sulla legge elettorale, mentre alla Camera i suoi presentano una ventina di emendamenti.

Un dietrofront questo dei 5 Stelle che potrebbe far saltare il banco, facendo naufragare anche questo sistema elettorale e di conseguenza pure le elezioni anticipate a settembre. Alla luce di questo è logico chiedersi a quale gioco il Movimento stia giocando.

Dopo aver proposto il modello tedesco, Beppe Grillo con un post sulla sua pagina Facebook mette in discussione il sistema di voto che lo aveva trovato d’accordo insieme a Pd, Fi e Lega.

La legge elettorale è un tema complicato, che i cittadini non capiscono e di cui neppure vogliono sentire parlare. Li capisco. Oggi sono a Taranto e ho visto i segni che l’Ilva ha lasciato sulla città. Per questa gente la legge elettorale é l’ultimo dei problemi. E questo è ciò che ho detto loro. Sulla legge elettorale che abbiamo votato online con gli iscritti e che i nostri stanno portando avanti stiamo facendo un lavoro certosino. Abbiamo messo la faccia sulla legge elettorale perché non potevamo lasciare che PD e forza Italia scrivessero le regole del gioco a loro uso e consumo. Noi vogliamo dare al Paese una legge elettorale costituzionale e lo stiamo facendo. Avanti così!

Salvo, poi, smentire ancora.

Il comportamento del Movimento 5 Stelle in materia di legge elettorale è comunque poco comprensibile. Prima infatti appoggiano il Legalicum, che non è altro che il tanto odiato Italicum privato soltanto del ballottaggio.

Poi propongono un modello elettorale discutibile dove trovano la convergenza di tutti gli altri maggiori partiti, scrivendo e votando insieme il testo in commissione Affari Costituzionali. Quando poi la legge finalmente arriva alla Camera ecco arrivare gli emendamenti e i dubbi.

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Fonte: Ultimora News