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LA MINISTRA GRILLINA CHE PRIMA MINACCIA LE DIMISSIONI SULLA GIUSTIZIA E POI FA RETROMARCIA

L’ipotesi di dimissioni dei ministri M5s dal governo Draghi, se non ci saranno “miglioramenti” alla riforma della giustizia, “è una cosa da valutare insieme a Giuseppe Conte”. Così la ministra grillina alle Politiche Giovanili, Fabiana Dadone, ad Agorà Estate su Rai3.
E alla domanda diretta di fare venire meno l’appoggio al governo Draghi, la pentastellata risponde: “Dipende quale sarà l’apertura sulle modifiche tecniche. L’obiettivo di tutti non è certo garantire le impunità in certi casi, ma velocizzare i processi. La tematica della prescrizione così come impostata non credo raggiunga l’obiettivo. Ci aspettiamo una discussione costruttiva, vedremo le decisioni da prendere”.
“Se è a rischio l’appoggio dei Cinque Stella al governo? – ha aggiunto -. Dipende quale sarà l’apertura sulle modifiche tecniche. L’obiettivo di tutti non è certo garantire le impunità in certi casi, ma velocizzare i processi. La tematica della prescrizione così come impostata non credo raggiunga l’obiettivo. Ci aspettiamo una discussione costruttiva, vedremo le decisioni da prendere”.
Poi, nel  pomeriggio, Dadone ha completamente cambiato punto di vista: “La riforma della giustizia così come presentata rischia di avere delle fasce di impunità, c’è una chiara apertura del Presidente Draghi e della ministra Cartabia di cui va preso atto. Non è nel mio stile minacciare quindi respingo al mittente i titoli apparsi in tal senso ma è nel nostro stile dialogare e confrontarci. Lo stanno facendo Draghi e Conte che sono due persone di alto profilo e sono certa troveranno punti di incontro.”.