L’ASSESSORA GRILLINA DI VENARIA CHE FA PESANTI COMMENTI SULLO STUPRO DI RIMINI

Bufera social sull’assessore grillina alle politiche sociali del Comune di Venaria, Claudia Nozzetti.

L’esponente della giunta pentastellata, sotto un articolo relativo alla richiesta di estradizione dei quattro arrestati per lo stupro di Rimini fatta dalla Polonia, ieri ha commentato su facebook: “Hanno fatto bene a richiamarseli e spero che gli obblighino a tagliarselo uno con l’altro e farglielo mangiare. I poverini fuggiti dalle guerre e bisognosi di accoglienza e affetto. In alternativa dateglieli in cura a casa della Boldracchia”.


Un post che ha scatenato una bufera social e critiche. Oggi, sempre via facebook, sono arrivate le scuse della Nozzetti: “Scusandomi, desidero peraltro fare alcune precisazioni a  proposito del commento di ieri. La problematica è sotto gli occhi di tutti e anima in modo forte e condiviso un senso di esasperazione e impotenza di fronte a istituzioni statali spesso avvertite come tiepide e incapaci nel tutelare il bisogno di sicurezza dei cittadini. Il concetto è stato espresso con parole eccessive, forti e inadeguate condivise più su una scia emotiva che razionale”.
“Parole esterne a un ruolo istituzionale che soltanto parzialmente investe la mia vita, fatta al di sopra di tutto di quotidianità e problemi emotivamente vissuti che vanno ben oltre la semplice necessità di apparire. Al netto di ogni necessità, il commento proprio per le parole espresse è da censurare. Auspico in ogni caso una svolta nell’intraprendere azioni atte a tutelare indistintamente tutti”.
Il primo commento della Nozzetti è molto simile nei toni e contenuti a quello espresso negli scorsi giorni, sempre su facebook, dal sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli. Il primo cittadino della Provincia di Savona si è scagliato contro il presidente della Camera Laura Boldrini, dopo  l’arresto di quattro persone di origine africana per lo stupro di Rimini:”Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini…”. La Procura di Savona ha aperto un fascicolo di inchiesta.
Fonte: Torino Oggi