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MA L’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DEL COMUNE 5 STELLE DI ROMA HA UN CONFLITTO DI INTERESSI CON AMA?

Paola Muraro rappresenta oggi la prima grande questione politica della giunta romana a 5 Stelle: ma chi è Paola Muraro e perché suscita così tante polemiche il suo nome? Paola Muraro è l’assessore all’ambiente del Comune di Roma per la nuova giunta pentastellata guidata da Virginia Raggi; il suo curriculum vitae è importante ma ha un piccolo particolare: per più di 10 anni Paola Muraro è stata consulente AMA ovvero professionista interna di una società della quale ora è chiamata a fare da controllore per il Comune. Ecco perché si parla di conflitto d’interessi e non solo.

Paola Muraro, classe ’64, è un consulente ambientale; laureata in Scienze Agrarie – indirizzo produzione vegetale – nel 1990 da subito intraprende la carriera nella consulenza alle aziende in materia di ambiente, energia e formazione ambientale.
Tra le aziende alle quali presta consulenza, e forse non farà piacere ai grillini, spiccano i nomi di Impregilo S.p.A. e Ama ovvero l’azienda che a Roma si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti.

Oggi la stessa Paola Muraro, in qualità di assessore all’Ambiente della rivoluzionaria giunta di Virginia Raggi, deve governare il cambiamento dell’azienda, facendo un pò da controllore di questa delicata fase. Ma con quale serenità potrà agire Paola Muraro nei confronti dell’azienda dove ha lavorato per più di 10 anni e dalla quale ha incassato più di 1 milione di euro?

Il dubbio che cittadini e commentatori politici si pongono è il seguente: c’è conflitto di interessi?
Sergio Rizzo, apprezzato giornalista e scrittore con Gian Antonio Stella di libri importanti come “La Casta”, ne parla apertamente nel suo ultimo editoriale: si tratta di un conflitto di interessi enorme.

Al di là della questione del conflitto di interessi (comunque fondamentale) ce n’è un’altra forse anche più importante in prospettiva.
Oltre a scoprire chi sia davvero Paola Muraro, dobbiamo comprendere chi ha scelto questa professionista per il delicato ruolo di gestione dell’ambiente nel Comune di Roma.
La questione, infatti, assume anche rilievo nazionale alla luce della possibile vittoria del M5S alle prossime elezioni politiche nazionali.
Qual è il metodo di scelta della compagine di Governo (ancorché comunale) utilizzato dal M5S?

Intendiamoci: qui nessuno mette in dubbio onestà e buone intenzioni in modo aprioristico.
Tuttavia, diverse coincidenze riportano alla mente discussioni tipiche della nefasta era berlusconiana (è davvero tramontato il berlusconismo quale forma mentis della nostra politica?!).
La giunta di Roma è quella che si è formata con maggiore lentezza, soprattutto se confrontata con la giunta torinese della Appendino.
Dunque: tutta quella attesa da cosa è stata causata? E’ stata Virginia Raggi in persona (o Beppe Grillo o chi altro?) a scegliere direttamente gli assessori del Comune di Roma che devono attuare la tanta attesa rivoluzione attesa dai cittadini romani?

Si tratta quindi anche di valutare la coerenza di un M5S che non può più ragionare da opposizione ma deve concretizzare le proprie idee da forza di Governo delle autonomie locali ora e (forse) del Governo del Paese domani.

E, ovviamente, queste discussioni non sono buone premesse e fanno male agli elettori dello stesso M5S. Al di là delle assurde recriminazioni del PD, uno dei responsabili più rilevanti dell’attuale disastro politico ed economico di Roma.

Un’altra forte incoerenza che si ravvede nella nomina di Paola Muraro ad assessore all’ambiente nella giunta del Comune di Roma del M5S è la sua posizione passata nei confronti degli inceneritori, vecchio cavallo di battaglia del leader M5S Beppe Grillo.
Paola Muraro in passato non si è dichiarata contraria agli inceneritori, anzi ne ha sostenuto la necessità in chiave di ottimizzazione della gestione dei rifiuti.
E questo ovviamente non può essere accettato dall’elettorato grillino e ancora una volta grida all’incoerenza.

In effetti, basti pensare a quello che è stato fatto e detto su Pizzarotti, sindaco di Parma del M5S. Forse nel percorso di avvicinamento alle prossime elezioni politiche nazionali, ma anche per governare davvero bene grandi città come Roma e Torino, serve innanzitutto un grande sforzo di coerenza. Altrimenti si rischia di “essere confusi con gli altri”.

Frattanto anche il Codacons scende in campo contro l’assessore all’ambiente del Comune di Roma dopo le notizie emerse nelle ultime ore e il contenuto dall’intervista rilasciata al Corriere della Sera.

“Chiediamo all’assessore di fare un passo indietro e dimettersi – afferma il presidente Carlo Rienzi – Siamo convinti della buona fede della Muraro e del sindaco Raggi ma purtroppo non basta. L’incompatibilità emersa a seguito dell’attività svolta dalla stessa all’interno dell’Ama è talmente evidente e abnorme che non esistono soluzioni alternative alle dimissioni. La Muraro, inoltre, ha confermato un astio personale nei confronti dell’Ad Fortini, altro elemento che aggrava la sua posizione, considerato che un soggetto con incarichi istituzionali dovrebbe essere assolutamente neutrale e al di sopra di qualsiasi sospetto. Anche perché dopo le dichiarazioni dell’assessore apparse oggi sul Corriere e relative al presidente Ama – prosegue Rienzi – qualsiasi misura nei confronti dell’azienda potrebbe essere interpretata come un abuso di atti d’ufficio”.

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Fonte: Forexinfo