“Ho accettato con spirito di servizio perché Roma non sta messa bene e tutti a questo punto dobbiamo dare una mano”.
Così Raffaele De Dominicis, ex procuratore generale della Corte dei conti del Lazio commenta – intervistato da Fiorenza Sarzani per il Corriere della Sera – la sua nomina ad assessore al Bilancio, nella giunta capitolina di Virginia Raggi, al posto di Marcello Minenna.
“Un amico, l’avvocato Sammarco, mi ha chiesto la disponibilità e io ho ritenuto di dovermi mettere a disposizione”.
Raffaele De Domincis, che prende il posto del dimissionario Marcello Minenna come assessore al Bilancio del Comune di Roma, è un magistrato ed è stato procuratore generale della Corte dei Conti del Lazio. In passato si è occupato anche della vicenda Metro C.
Ma il motivo per cui viene oggi ricordato è per aver indagato, in particolare, contro le agenzie di rating ipotizzando manovre volte a far crescere il differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi. Indagine archiviata dalla Corte dei Conti, ma che oggi riemerge in rete anche per le dichiarazioni dell’allora magistrato contabile.
In un’intervista apparsa nel febbraio 2014 sul Corriere della Sera, De Dominicis dichiarava tra l’altro che “dalla lettura dei giornali” si era convinto che dietro la crescita incontrollabile dello spread (che portò tra l’altro alla caduta di Berlusconi e alla nascita del governo Monti) “ci fosse un attacco all’Italia”. Alla domanda dell’intervistatore Lorenzo Salvia su chi fossero i mandanti, De Dominicis rispondeva: “Questo lo dovreste scoprire voi. Resta il fatto che i tagli del rating erano immotivati. Ed avevano come unico obiettivo far scendere il valore delle nostre aziende, per poi comprarle a prezzi convenienti”. Secondo quanto riportato dall’intervistatore, nell’occasione il magistrato non aveva mostrato particolare padronanza dei temi finanziari. Questo uno dei passaggi dell’intervista che stanno facendo più discutere: “Guardi che se lo sprid sta calando…”. Lo spread, intende. “Sì, insomma, se scende è perché dopo che noi ci siamo mossi quelli si sono dati una calmata con i down ground”. I downgrade. “Ecco, quelli. E poi anche Obama li ha chiamati a rispondere. Voglio dire: se non avessi lanciato il mio sasso nello stagno non sarebbe mica successo. Non le pare?”.