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L’AUTOGOL DI GRILLO SULLE NUOVE REGOLE M5S, A RISCHIO VALIDITÀ VOTO

beppe-grilloTanto movimento per nulla. E’ quel che rischia il M5S, in questi giorni alle prese con il voto online sulle nuove regole -‘Non statuto’ e regolamento- e con il pressing dei volti più noti del Movimento, a partire dallo stesso Beppe Grillo, per convincere quanti più attivisti possibili a votare. Perché c’è il rischio che la mancanza del quorum -questo il timore dei vertici M5S- possa invalidare tutto.

Ieri sul blog di Grillo a metterci la faccia è stato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, che in un video ha invitato gli iscritti a valutare le nuove regole e votarle. Ma quella del quorum non è certo l’unica grana all’orizzonte.

Per Lorenzo Borré, l’avvocato che ha guidato la battaglia legale degli espulsi inducendo il Movimento a munirsi di regole nuove, sarebbe stato commesso un errore grossolano che invaliderà tutto. La questione è semplice. Sul blog di Grillo si vota sul Non Statuto e su due opzioni di Regolamento: una con espulsioni, l’altra con sospensioni ‘a vita’. Il Non Statuto è stato reso interattivo, c’è il link che consente di accedere al Regolamento perché i due documenti, vera e propria ossatura del Movimento, sono legati l’uno all’altro a doppio nodo.

“Ma cliccando sul link in questione – spiega Borré all’Adnkronos – compare il testo del vecchio regolamento, quello di cui il Tribunale di Napoli ha ravvisato la nullità, e il cui tenore è ovviamente diverso da quello dei due regolamenti che i votanti sono chiamati a scegliere. Insomma con un voto solo si approvano tre distinti e contrastanti regolamenti. Una confusione che – per Borré – rende radicalmente nulla la votazione”. Per il legale, più in generale, “il tentativo di modificare il Non Statuto integrandolo con un nuovo regolamento è radicalmente viziato dall’approccio metodologico legato al rifiuto dello strumento assembleare previsto dal codice civile”.

“Far votare per la scelta tra due diversi Regolamenti (quello che prevede le espulsioni e quello che prevede la sospensione ‘a divinis’) e contestualmente far approvare una modifica del Non Statuto che prevede la sua integrazione con il testo di uno dei due regolamenti in corso di approvazione comporta, di conserva, l’inammissibile approvazione di una norma statutaria ‘in bianco’, atteso che al momento della votazione della modifica del Non Statuto non si conosce il contenuto definitivo della norma che lo dovrebbe integrare”, fa notare il legale.

Ma il grande equivoco che sopra ogni altro rischia di vanificare gli sforzi del Movimento per dotarsi di nuove regole sta in quel link che richiama il vecchio regolamento. “Il testo dell’ art.8 del Non Statuto sottoposto all’esame dei votanti è il seguente: ‘Il ‘non statuto’ è integrato dalle disposizioni contenute nel regolamento pubblicato al link http://www.beppegrillo.it/movimento/regolamento/‘ ed ha la peculiarità di essere interattivo, con il risultato che cliccando sul link compare il testo del vecchio regolamento”, quello che i giudici hanno dichiarato nullo, rimarca Borré. Altro elemento che rischia di invalidare le nuove regole “è poi la questione degli iscritti mai formalmente espulsi, ma a cui è stato disabilitato l’account, ai quali non è mai pervenuto l’invito al voto e che, di fatto, non possono votare. E già questo è un granello di sabbia in grado di inceppare il meccanismo. Insomma: tutto sbagliato, tutto da rifare”, assicura il legale mentre sul blog va avanti la campagna per convincere gli attivisti a votare. “Tanto movimento per nulla”, si dice convinto Borré dopo aver scoperto “l’errore grossolano del link che, sopra ogni altro, invalida il tutto”.

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Fonte: AdnKronos