Poco più di un mese fa, era luglio e l’Unità riferiva di una frase sfuggita, si dice, a Paola Taverna nella buvette del Senato: “La Raggi? Prima cade e meglio è”. A conversare con la senatrice 5 Stelle il capogruppo leghista Gian Marco Centinaio, che avrebbe ribattuto: “Perché dici questo?”. E la Taverna: “Vedrai che casini verranno fuori”.
L’Unità rievocava anche il “complotto per far vincere i 5 Stelle” che aveva portato la Taverna agli onori della cronaca intervistata da Radio Cusano Campus.
La senatrice grillina, furente, ha poi minacciato:“Querelo tutti, non vi azzardate a scrivere questa cosa, che è falsa”. Il leghista Centinaio, non ha confermato né smentito. Al di là di tutto questo resta il fatto della spaccatura tra la sindaca Raggi, i 5 Stelle romani e il direttorio.
Ma non solo, sembra che lo stesso fondatore del Movimento, Beppe Grillo, sia intenzionato a lasciare al suo destino la sindaca Raggi. Intanto non andrà più a Roma lunedì come aveva programmato, facendo cadere il silenzio sulla vicenda.
Il destino della Raggi somiglia tantissimo a quello del suo predecessore Ignazio Marino. Inizia la fase di logoramento. Se Marino ha impiegato quasi due anni per mollare, Virginia Raggi dopo appena 70 giorni è già nella burrasca.