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LE VIGNETTE DI RIMA: AL COMUNE DI LIVORNO SI FIRMA PER E CONDOGLIANZE A FIDEL CASTRO

rimaPer vincere questo referendum ci metterei la firma … ma quale?!?!

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Da oggi chiunque voglia rendere omaggio a Fidel Castro, morto venerdì scorso pochi mesi dopo aver compiuto 90 anni, potrà farlo a Palazzo Civico. La giunta comunale Cinquestelle della storicamente ‘rossa’ Livorno ha annunciato che nella propria sede sarà disponibile «un “Registro delle condoglianze” per la morte del Comandante Fidel Alejandro Castro Ruz».

La decisione dell’amministrazione municipale arriva all’indomani di due gesti simbolici che avevano tenuto banco nella giornata di ieri: da un lato, al gazebo della Terrazza Mascagni Pardo Fornaciari e il suo coro Garibaldi d’Assalto aveva cantato canzoni di lotta per ricordare l’anziano leader della rivoluzione cubana; dall’altro, sugli spalti dello stadio in occasione del derby col Pontedera, la tifoseria della curva nord aveva esposto striscioni di cordoglio, uno dei quali recitava: Le nostre idee non moriranno mai».

Nell’annuncio di Palazzo Civico si tiene a precisare che «si potrà firmare fino a domenica 4 dicembre (giorno in cui si terranno i funerali del Lìder Maximo)». Che ne sarà delle firme raccolte? «Il Registro – spiegano dal Comune – sarà inviato all’ambasciata della Repubblicana cubana a Roma al termine della raccolta delle firme, come già comunicato dal sindaco Filippo Nogarin all’ambasciatrice cubana Alba Beatriz Soto Pimentel». Il Registro è collocato nell’atrio d’ingresso del Palazzo Comunale (piazza Civica) ed è disponibile per la firma da martedì a domenica compresa in orario 9-17.30.

Non è la prima volta che il sindaco Filippo Nogarin mette l’accento sul ruolo di leader latinoamericani incrociando l’attenzione del mondo della sinistra radicale: basti pensare, solo per fare un esempio, al modo con cui il primo cittadino pentastellato ha accompagnato una figura come quella di Pepe Mujica, ex guerrigliero e poi capo dello Stato dell’Uruguay, a Livorno nel maggio dello scorso anno, appena dopo aver lasciato i vertici istituzionali del suo Paese.

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Fonte: Il Tirreno