LIVORNO A 5 STELLE: LE CONSULENZE ALLE CASE POPOLARI DEL CONSIGLIERE GRILLINO

rimaTrascurata Livorno a 5 stelle. È da giorni che non pubblico su Livorno e recupero il tempo perso. Consulenze per un consigliere 5 stelle da parte di una partecipata del comune, crisi abitativa e colluttazione al Melo.

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Nel 2015 il consigliere comunale di Livorno per il Movimento Cinque Stelle Edoardo Marchetti ha dichiarato 2925 euro provenienti da consulenze effettuate per Casalp, la società delle case popolari di proprietà al 72% del Comune di Livorno, scrive Giulio Corsi sul Tirreno.

Marchetti – ingegnere, 15.325 euro dichiarati complessivamente l’anno scorso – ha eseguito per la società di viale Ippolito Nievo trenta attestazioni di prestazione energetica, al costo di circa 100 euro ciascuna. Lo si rileva dall’autocertificazione che il consigliere ha prodotto per il Comune secondo gli obblighi di comunicazione previsti dalla legge.

Una domanda sorge spontanea: possibile che Casalp, con i numerosi geometri e ingegneri dipendenti, debba affidare questo tipo di attività all’esterno?

La risposta è sì e a quanto pare succede così da anni, come spiega il dirigente della società Matteo De Luca: «L’anno scorso abbiamo effettuato un corso di formazione per i nostri dipendenti in vista dell’aumento delle attestazioni di prestazioni energetiche che dovremo fare considerata la loro obbligatorietà non solo per stipule di vendita ma anche per le locazioni».

Ad oggi tuttavia le attestazioni vengono ancora eseguite attraverso affidamenti esterni, poiché, almeno fino a poco tempo fa, mancava l’applicativo informatico aggiornato.

Di tutte le attestazioni del 2015 richieste a Casalp, Marchetti ne ha eseguite una buona parte, se è vero – come dice De Luca – che «nel 2015 ne abbiamo richieste alcune decine».

Con quale tipo di affidamento? Sul sito della società non c’è traccia. La sezione “amministrazione trasparente” continua ad essere, a distanza di due anni dalla prima denuncia del Tirreno, un labirinto pieno di pagine non aggiornate o “in via d’aggiornamento”. L’area consulenti e collaboratori è ferma da mesi, in aggiornamento – si legge – dall’8 aprile 2016, ma di fatto vuota.

De Luca garantisce però che «sebbene la norma ci permetta di fare un affidamento diretto fino a 40mila euro e il regolamento interno preveda l’affidamento fino a quattro mila euro salvo che non ci siano ragioni d’urgenza, molto frequentemente facciamo gare anche sotto quella cifra, anche per importi minimi, perché la procedura concorrenziale ci garantisce un ribasso. Con gli incarichi – aggiunge – lo facciamo sempre, salvo appunto che non ci siano ragioni d’urgenza».

Sul sito tuttavia non compaiono neanche avvisi di gara, bandi, richieste, comunicazioni, annunci. Come vengono effettuate queste gare, dunque? «Mandiamo richieste dirette di preventivo via Pec a chi ha fatto domanda di entrare nell’elenco fornitori», spiega De Luca.

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Fonte: Il Tirreno