AttualitàHomePolitica

LIVORNO A 5 STELLE: CONSIGLIERI M5S NON AVREBBERO REQUISITI

rimaE’ questo è l’inno-o del corpo sciolto lo può cantare solo chi caca di molto se vi stupite la reazione è strana perché cacare soprattutto è cosa umana. (RiMa)

Accuse nei confronti di alcuni consiglieri comunali di maggioranza del comune grillino guidato dal sindaco Filippo Nogarin. Questo il contenuto di una serie di lettere anonime arrivate nei giorni scorsi al prefetto Tiziana Costantino e ai capigruppo del consiglio comunale di Livorno. Lo scrive il quotidiano Il Tirreno.

Nelle missive – inviate da Firenze e scritte al computer – si sostiene che alcuni eletti del M5s non avrebbero avuto i requisiti per l’elezione.

Dalla prefettura è partita immediatamente una segnalazione agli uffici comunali, in particolare al sindaco e al segretario generale. Da lì il Comune ha iniziato una serie di verifiche, che sono tuttora in corso, sulla compatibilità o meno dei consiglieri con l’elezione.

In particolare l’attenzione sarebbe rivolta all’articolo 63 del Testo unico sugli enti locali, che al punto 6 del comma 1 dice che non può ricoprire la carica di sindaco o consigliere comunale “colui che, avendo un debito liquido ed esigibile, rispettivamente, verso il comune o la provincia ovvero verso istituto od azienda da essi dipendenti è stato legalmente messo in mora ovvero, avendo un debito liquido ed esigibile per imposte, tasse e tributi nei riguardi di detti enti, abbia ricevuto invano notificazione dell’avviso”.

L’attenzione insomma sarebbe rivolta a tasse non pagate, dalla Tari all’Imu (ma anche a multe per infrazioni al codice della strada non pagate), che – come dice il Tuel – rappresentano un motivo di non compatibilità con la carica di consigliere comunale. Per questo i controlli sono in corso al settore entrate e nella mattina di martedì 22 marzo sarebbero stati acquisiti atti negli uffici tributi di via Marradi.

Ma è anche su un altro punto che si stanno incentrando le verifiche: le eventuali liti legali. A questo proposito è in corso un controllo presso l’avvocatura civica.

La notizia è stata confermata da Daniele Esposito, presidente del consiglio comunale. “La prefetta ha ricevuto la scorsa settimana delle lettere anonime e ci ha inviato un atto mettendoci a conoscenza del contenuto di quelle lettere, ovvero della possibile presenza di cause di incompatibilità dei consiglieri comunali, in base a quanto previsto dal Tuel. Quindi io ho chiesto che venisse fatta una verifica interna al Comune”.

I capigruppo Elisa Amato (Forza Italia) e Marco Valiani (Livorno Bene Comune) hanno presentato due distinte richieste di accesso agli atti per capire se ci fosse stato un fondamento nelle accuse anonime. Per adesso gli atti – che sono ancora in fase di acquisizione – non sono stati chiaramente consegnati e dunque il tam-tam che da lunedì pomeriggio ha iniziato a girare sui social network, secondo cui le accuse sarebbero almeno in parte fondate, non può trovare alcuna conferma.

mader
Fonte: Il Tirreno