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LIVORNO, PER VALIANI SUI RIFIUTI I GRILLINI SI MERITANO ZERO

bandieralivornoIl piano aziendale dell’Aamps di Livorno, la municipalizzata del comune guidato dal sindaco grillino Filippo Nogarin, è stato totalmente bocciato dal deputato del Movimento 5 Stelle Alberto Zolezzi, fino a chiederne la riscrittura radicale, “perché così com’è non è possibile raggiungere alcun compromesso onorevole in linea con il programma M5s”.

In contrapposizione al deputato del Movimento scende in campo il consigliere comunale dello stesso partito, Mirko Barbieri, che in un video difende l’intero piano, compreso il punto che riguarda l’inceneritore. ”Il piano industriale di rilancio di Aamps con i suoi 17 progetti è uno dei punti focali di ciò che stiamo facendo – dicono i pentastellati. Tutti questi progetti si prevede che possano apportare ulteriori entrate negli esercizi successivi per cinque milioni di euro”.

A stroncare il piano della partecipata ci pensa il neo consigliere comunale del gruppo Livorno Bene Comune, Marco Valiani.

“E’ tutto uno zero, non vi è alcuna traccia di rispetto del programma, anzi tutt’altro, dice Valiani.
Questa amministrazione è sempre più portata verso l’incenerimento totale (basterà l’attuale termovalorizzatore in funzione o servirà la costruzione di uno aggiuntivo?), con gran quantità di rifiuti provenienti da una parte della toscana, a discapito del porta a porta totalmente ridimensionato se non addirittura annientato, tradendo in ogni sua decisione la politica di rifiuti 0, quella tanto decantata e mai applicata.
Il piano industriale di Aamps doveva essere riservato fino alla fine dei lavori della commissione speciale, ma visto che ad oggi è uscito a pezzi e bocconi su tutta la stampa locale, chiedo nuovamente al presidente Iacomelli di renderlo pubblico… i cittadini, tutti non solo una sparuta parte, hanno diritto di sapere, informarsi e decidere sulla bontà o meno di detto “piano”.
Avendolo letto posso tranquillamente affermare che rivelazioni epocali non ce ne sono, anzi una vera desolazione di dati tecnici, economici e finanziari.
L’unico vero dato è che la produzione dei rifiuti è diminuita e diminuirà ancora, vuoi per la crisi economica vuoi per un cambiamento delle abitudini.
Ma tutto questo stride con il faraonico piano di investimenti e ancor più con una società partecipata con una perdita di 21 milioni, che in parte li ricarica sulla TARI (balzata già di recente alle stelle) e in parte li recupera con la svalutazione del capitale sociale.
Solo con un apporto di circa 2 milioni di euro il comune salva l’azienda dal portare i libri in tribunale, inoltre su un piano complessivo di investimenti di circa 27 milioni non si capisce come AAMPS possa fornire garanzie agli investitori con un capitale sociale di poco più di 5 milioni”.

“Un partito come il 5 stelle che doveva essere contro gli inceneritori e per un PAP spinto al massimo, vira invece in direzione totalmente opposta e contraria, come fosse teleguidato, continua Valiani.
Va in direzione decisa verso l’ingresso in reti ambiente, svalutando di due terzi l’azienda, e favorisce l’ingresso del socio privato al 45%, con tutte le conseguenze del caso (non saranno piacevoli per nessuno, tranne che per pochi).
Dopo aver verificato che il piano industriale di AAMPS in realtà non esiste, l’azienda svalutando il proprio capitale sociale, ha evitato il fallimento solo grazie ad un apporto del socio, cioè il comune di circa 2 milioni, passando da un capitale di circa 16 milioni ad uno di poco più di 5, quindi chiunque capirebbe che non è possibile trovare dei finanziatori di un piano industriale faraonico di circa 27 milioni di euro.
Ma il peggio ancora doveva arrivare, ancora una volta siamo informati dalla stampa (articolo del Tirreno di oggi 12 agosto 2015) e non dal sindaco o chi di dovere, che la situazione è ancora peggiore.
Nell’ultimo anno la situazione debitoria di AAMPS con tutti i fornitori, compreso banche e stato, è precipitata”.

mader