L’UFFICIALE GIUDIZIARIO AL DOMICILIO PARLAMENTARE DELLA DEPUTATA GRILLINO ROBERTA LOMBARDI
La deputata grillina Roberta Lombardi, nel settembre scorso, aveva trasferito a casa di una famiglia sfrattata la sede del suo ufficio parlamentare fermando così lo sfratto, dichiarando: “l’articolo 68 della Costituzione stabilisce l’inviolabilità degli uffici parlamentari”.
Ma a quanto pare lo stratagemma usato dalla deputata 5 Stelle Roberta Lombardi non è bastato: “La polizia e un ufficiale giudiziario stanno violando il mio domicilio parlamentare” – dice all’Adnkronos allontanandosi furente, stamane, dall’Aula di Montecitorio – per il giudice non è sufficiente l’inviolabilità del mio domicilio” benché sancito dall’articolo 68 della Costituzione.
L’onorevole Lombardi, in un transatlantico affollato, digita il numero della Questura di Roma sul telefonino e sbotta: “Con l’emergenza terrorismo che incalza – dice – dove trovate gli uomini da mandare al mio domicilio? Io ora chiamo i carabinieri, non mettetemi nelle condizioni di chiedere un intervento delle forze dell’ordine a mia volta”. Dunque lascia l’Aula per raggiungere la famiglia che in questi mesi ha tentato di proteggere.
Per i 5 Stelle lo sfratto deciso per la famiglia in questione -due genitori disoccupati e due bambini piccoli di cui uno con evidenti difficoltà- è immeritato.
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Fonte: AdnKronos