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M5S, ARRIVANO I CORSI A DISTANZA PER IMPARARE LA POLITICA. MA NON ERANO CONTRARI?

foti1L’annuncio sul sito di Beppe Grillo. Al momento sulla piattaforma Rousseau il primo modulo di e-learning per i portavoce in consiglio comunale. “Aiuterà a capire come si formula un’interrogazione a risposta scritta e come si legge un bilancio di un comune”.

Una specie scuola a distanza con un corso – scrive il blog – “indirizzato in particolare ai nuovi consiglieri comunali eletti nell’ultima tornata, ma è stato aperto a tutti per raccogliere tutte le opinioni possibili sulla nuova applicazione“. E soprattutto ce ne sono “molti altri” in cantiere “indirizzati a tutti gli iscritti, a tutti gli eletti, agli eletti nei comuni o in Parlamento o in Regione, a seconda delle esigenze”.

Il senatore pentastellato Nicola Morra ne è il responsabile. Un’iniziativa motivata anche dal fatto che, prosegue Morra, “il M5S si fonda sull’idea che quello che è di uno deve diventare patrimonio di tutti gli altri”. Il primo corso, quindi, “aiuterà i portavoce 5 Stelle nei Comuni a capire ad esempio come si formula un’interrogazione a risposta scritta, come si legge un bilancio di un comune, capire immediatamente come si deve intervenire per indennità e gettoni presenza che è uno dei nostri cavalli di battaglia”.

Secondo il senatore “con questo strumento stiamo superando la difficoltà di non aver all’internomorra-fb di ogni gruppo, ad esempio, un esperto revisore di bilanci che sappia leggere tutto in funzione della contabilità pubblica in maniera certosina, perché da un’altra parte ci sarà qualcuno che si metterà a disposizione e aiuterà. Un’intelligenza collettiva che si sviluppa su tutto il territorio nazionale per migliorare le nostre città”. E a conclusione del post non poteva mancare la richiesta di aiuto economico: “E grazie soprattutto alle 9.761 persone che ci hanno supportato economicamente con un contributo di circa 32 euro a testa, senza di voi questo non sarebbe stato possibile Continuate a sostenerci con una donazione!”.

Sulla sua pagina Facebook ha scritto: “Torno a fare l’insegnante, ma in questa avventura dovete darmi una mano!”.

defranceschiUn paio d’anni fa Andrea Defranceschi, consigliere regionale in Emilia-Romagna per il M5S, organizzò un corso simile per gli eletti del Movimento 5 Stelle. Era il giugno del 2014, un sabato il 16, era stato organizzato un incontro con i neoeletti nel bolognese dove si sarebbe dovuto tenere l’incontro dei neoeletti. Ma Gianroberto intervenendo con un post sul blog di Beppe Grillo ha cancellato l’evento: “Nel M5S non esistono scuole di politica né organizzazioni regionali come il M5S Emilia Romagna. Contrariamente a quanto riportato da Defranceschi”. E continua: “De Franceschi mi ha chiesto di incontrarlo privatamente. Nell’incontro gli ho ribadito la mia contrarietà alle scuole politiche.”.

E qualche giorno prima lo stesso Grillo sul blog aveva anticipato: Le “scuole di politica” organizzate da alcuni portavoce del M5S in Emilia Romagna e rivolte ai nuovi eletti in Regione per insegnare a fare “opposizione a 5 Stelle” e “mettere in guardia dai trucchi della maggioranza” non sono riconosciute dal’M5S e non hanno alcuna funzionalità organizzativa. I consiglieri regionali e comunali sono stati eletti per svolgere il loro mandato e realizzare il programma del M5S nel territorio, non per tenere corsi auto definiti e non concordati con la base degli iscritti. Il M5S non è un partito e non ha bisogno di imitazioni di scuole politiche di indottrinamento come quella delle Frattocchie del PCI.

I tempi cambiano, insieme ai protagonisti. Andrea Defranceschi, secondo il Gup di Bologna Rita Zuccariello è stato esempio, insieme a Giovanni Favia di “estrema oculatezza nella gestione del danaro pubblico”. Nicola Morra alle parlamentarie del M5S per la circoscrizione Calabria è arrivato nono, dopo aver preso 40 voti e riesce a non sporcarsi le scarpe bianche spalando il fango.

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