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M5S, RICCARDO NUTI: IN SICILIA FATTI ERRORI IN CAMPAGNA ELETTORALE

Riccardo Nuti deputato M5S sospeso perché indagato nell’inchiesta delle firme ricopiate è critico, con un post su Facebook, su diverse scelte fatte durante la campagna M5S in Sicilia.

PERSA PALERMO, PERSA UN’OCCASIONE
La Sicilia doveva divenire la prima Regione a 5 stelle. Così era stato annunciato, ma purtroppo i risultati dello spoglio ci dicono che così non sarà. Peccato, un vero peccato.
I dati relativi al presidente della Regione dicono che Musumeci (il candidato del cdx) ha ottenuto quasi il 40% dei voti, mentre Cancelleri quasi il 35%. Per quanto riguarda le liste, il M5S ha preso il 26,7% e a Palermo e provincia il 24,2%.
Il primo dato negativo è quello dell’astensione: come nel 2012 il 53% dei siciliani non è andato a votare. Questo elemento è negativo per chi, come il M5S, ha sempre puntato molto sulla partecipazione. Se si vuol comprendere il perché di tale fenomeno va capito che i cittadini non hanno ritenuto stimolante e credibile nessuno dei partecipanti. Sbagliano? Forse sì, ma non basta questo per autoassolversi.
Analizzando i dati e gli obiettivi annunciati, possiamo o essere soddisfatti per la percentuale del candidato presidente del M5S oppure essere delusi per la mancata vittoria.
Se siamo contenti e soddisfatti possiamo terminare l’analisi dicendo che, come da molti anni ad oggi, il M5S è la prima forza della competizione. Tutti felici in attesa delle prossime elezioni.
Io però non mi accontento: conosciamo gli avversari e il sistema mediatico, nessuna novità, ma penso che il M5S debba vincere, non tanto per mettere una bandierina ma, soprattutto, per cambiare veramente, ed in meglio, il Paese. Ecco perché bisogna cercare di migliorare.
COSA MIGLIORARE?
1) È STATO UN GROSSO ERRORE CONDURRE UNA CAMPAGNA ELETTORALE SENZA I PARLAMENTARI NAZIONALI DI PALERMO, capoluogo della Regione di oltre 600.000 abitanti. Probabilmente l’apporto che potevamo dare, non solo in termini elettorali, ma in quanto a contenuti, qualità e organizzazione, sarebbe stato molto utile e, come ho scritto qualche mese fa, si sarebbe potuto lavorare tutti insieme: non averlo voluto fare, almeno finora, si è rivelata una mossa sbagliata. L’impegno profuso in 10 anni dal meetup locale tramite portavoce eletti e cittadini che, nonostante tutto, hanno continuato a lavorare, non andava disperso.
Secondo voi è normale che su 5 parlamentari nazionali di Palermo, il M5S non abbia pensato di lavorare con nessuno di loro quantomeno nel capoluogo di Regione?
2) I TEMI DEVONO ESSERE AL CENTRO DELL’AZIONE DEL M5S. Avendo nel nostro programma tanti argomenti e battaglie importanti, è un peccato limitare il tutto alla giustissima eliminazione dei vitalizi e al taglio degli stipendi. Ad esempio: per chi vuol governare bene, è necessario che un piano sulla sanità, maggiore voce del bilancio regionale, va spiegato nel dettaglio, va analizzato con proposte serie. Serve andare oltre le liste d’attesa attualmente troppo lunghe.
3) ALTRO ERRORE È STATO IMITARE GLI ALTRI PARTITI su temi come i forestali e l’abusivismo edilizio: ha dato la sensazione di essere simili a chi si voleva battere. Tutta Italia sa, così come per i vitalizi, che i forestali siciliani sono tanti e che il sistema produce pessimi risultati. Cosa simile per gli abusi edilizi: l’espressione “abusivismo di necessità” ha inciso negativamente risultando paradossale per un movimento ambientalista quale è il M5S.
4) LA SQUADRA DEGLI ASSESSORI DEVE ESSERE COMPLETA E ANNUNCIATA PRIMA DEL VOTO. Questa era una buona idea che però ha visto annunciare solo 5 dei 12 assessori necessari.
5) NOMINARE UN ASSESSORE COME CAMBIANO, FINO AL GIORNO PRIMA VICESINDACO CON FORZA ITALIA, FORSE ERA DA EVITARE. Basta dire che il gruppo locale di Licata ha deciso di non impegnarsi più a Licata.
6) I CITTADINI DEVONO SENTIRE DAL M5S LE PROPOSTE DEL M5S E NON DAI LORO AVVERSARI che, al massimo e se vogliono, possono copiarle. Un esempio su tutte è quello dell’obbligo della costituzione di parte civile, da parte della Regione, in tutti i processi di mafia, cosa di cui ha parlato Musumeci. Vi è una proposta di legge depositata da me e altri colleghi in Parlamento che prevede anche dei vincoli per l’uso delle risorse. E la stessa proposta è stata realizzata in Piemonte grazie al M5S.
Il M5S non è nato per paragonarsi ai partiti. Questi ultimi da decenni sono schiavi del sistema mediatico e pensano in funzione di questo ogni loro azione. Serve una politica pulita dall’inquinamento mediatico per poter arrivare all’animo dei cittadini e far pensare loro: “Questi stanno cambiando veramente il Paese: partecipo (senza secondo fini) anche io”.
p.s. Un grazie a tutti quei cittadini che da anni si impegnano, con disinteresse, quartiere per quartiere.
mader