Prima era toccato a Roma. La senatrice grillina Paola Taverna aveva denunciato un complotto per far vincere il Movimento 5 Stelle. Lo aveva affermato, ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione” su Radio Cusano Campus, quando ancora non veniva ufficializzato il nome del candidato sindaco del M5S:
“E’ incredibile riuscire a proporre per i romani un candidato del genere. Ho pensato che potrebbe essere in corso un complotto per far vincere il Movimento Cinque Stelle a Roma. La scelta di Bertolaso mi ha lasciato perplessa tanto quanto quella di Giachetti. Diciamocelo chiaramente, questi stanno mettendo in campo dei nomi perché non voglio vincere Roma, si sono già fatti i loro conti”.
Un altro complotto, si sta organizzando, alle spalle dei 5 Stelle per farli vincere, questa volta, le elezioni regionali. È il deputato Riccardo Nuti, sospeso alla fine dell’anno scorso dal M5S per la vicenda delle firme false a Palermo, a scriverlo su Facebook:
“È abbastanza evidente, finora, come i partiti, in Sicilia, abbiamo deciso – scrive Nuti – di far vincere il m5s. Pensare sia incapacità o difficoltà sarebbe ingenuo. Pensare ad una sottovalutazione del voto in Sicilia sarebbe da novizi. I finti litigi interni, i balletti su primarie sì, primarie no, i tanti candidati (e spesso di livello basso) per sparpagliare i voti ricordano lo stesso teatrino adottato, poco più di un anno fà, a Roma. A questo punto c’è da chiedere loro: perché? Avete infiltrato così tanto il m5s per poter continuare a mantenere intatti, o quasi, i vostri interessi e attivare la strategia del gattopardo? I vostri Marra locali sono già pronti o cos’altro?”.