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M5S, UGO FORELLO A CANCELLERI: “NON CI APPIATTIAMO SU SALVINI”

L’abbraccio alla Lega scuote sempre di più il Movimento 5 Stelle. Le uscite di Matteo Salvini non mettono a proprio agio quella che è considerata l’anima più progressista del Movimento. Che guarda al rischio di appiattimento sul Carroccio con inquietudine. E così accade che in Sicilia si levino altre voci. Già si era fatto sentire in modo critico l’europarlametare Ignazio Corrao. Oggi tocca a Ugo Forello, già candidato dei grillini a sindaco di Palermo, che in un lunghissimo post su Facebook si rivolge direttamente al leader regionale Giancarlo Cancelleri.

“Lasciamo aperti i porti e scrutiamo altri orizzonti”, è il titolo del post. Che ribatte alle recenti dichiarazioni di Cancelleri, che aveva definito “giusta” l’idea di chiudere i porti.

“Caro Giancarlo, non cadere anche tu nel tranello leghista – principia Forello -. Il fatto che l’Italia abbia dimostrato di essere capace di grande accoglienza, non legittima oggi a divenire insensibili o spietati con i migranti che si trovano ‘sequestrati’ in mezzo al Mare Mediterraneo. Il senso di umanità, che misura il grado di civiltà di un paese, viene sempre prima di tutto e non può essere temporaneamente sospeso con l’obiettivo di costringere l’Europa a far fronte alle proprie responsabilità”.
Forello non usa giri di parole nell’identificare i responsabili dell’escalation. “La verità – dice il grillino già tra i fondatori di Addiopizzo, l’associazione antiracket che proprio oggi ha criticato pubblicamente Matteo Salvini – è che di questo clima salviniano non se ne può più. E non si può continuare a rincorrerlo sul suo terreno. Perché le sue non sono banali semplificazioni, ma pericolose mistificazioni che rischiano seriamente di rendere incendiaria la stessa aria che respiriamo”.
“Contando sulla mancanza di un confronto dialettico interno al Governo – sottolinea Forello -, Salvini continua imperterrito a sviluppare la sua azione di governo dando addosso alle Organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo. Cioè governa attraverso una retorica che individua un semplice capro espiatorio da sacrificare all’altare di un nazionalismo inconcludente”.
Più avanti, Forello definisce il lessico del ministro dell’Interno “frenetico e compulsivo, schiacciato sulla cronaca ora per ora, il linguaggio di Salvini si sta sostanziando in un clima che potrebbe precipitare da un momento all’altro. Il consigliere comunale palermitano critica la scelta del leader leghista di “fare la guerra alle ong che soccorrono le persone in mare”. “Le Ong sono quindi sempre e comunque “buone”? No, ma calma e sangue freddo, c’è il diritto – dice Forello -. Gli eventuali reati, le possibili irregolarità, i possibili errori devono essere accertati caso per caso, le responsabilità penali sono individuali. E’ un principio di civiltà e di legalità internazionale che non può naufragare appresso alle sparate di Salvini. Le ong che dovessero risultare responsabili pagheranno, ma i porti devono restare aperti”.
Infine, il succo del messaggio ai compagni di strada pentastellati: “Certo non sarà un semplice consigliere comunale a poter indicare delle soluzioni, ma altre direzioni verso cui guardare, delle ipotesi da approfondire, ci sono. Il Movimento è post ideologico, ma se ha avuto un senso farlo nascere il giorno di San Francesco, come un tempo reclamavamo, non ci possiamo appiattire al sovranismo delle destra leghista”.
Alle parole di Forello segue una dura replica del consigliere comunale pentastellato Igor Gelarda. “Dopo l’imbarazzante dichiarazione oggi di Forello – dice Gelarda -, che cerca di dettare la linea politica al nostro leader regionale Giancarlo Cancelleri, ma in realtà sembra che si voglia direttamente sostituire a Di Maio, credo che sia chiaro a tutti che il MoVimento 5 Stelle palermitano stia attraversando una fase delicata se non proprio critica. A Palermo alcuni tra i miei colleghi si richiama alla cosidetta Sinistra e prima informalmente, ed adesso sempre più evidentemente, contestano la linea politica nazionale che trova la sua sintesi in Luigi Di Maio”.
Secondo Gelarda, “il gruppo Forello si sta muovendo come i politici della vecchia politica, che ritengono di potere contraddire il volere degli elettori e del popolo. E cosi facendo si stanno di fatto ponendo al di fuori del movimento 5 stelle, lontani dal sogno di Gianroberto di una Italia governata dai cittadini, e sempre più vicini a quella politica che io ho sempre disprezzato, pronta a predicare bene e razzolare male e sui giornali. Invito pertanto tutti gli attivisti e coloro che hanno a cuore il MoVimento 5 Stelle a partecipare all’assemblea cittadina .che si terrà domani pomeriggio a Palermo. Credo che la misura sia colma e come ho già detto, chi non ha in animo di stare dal Movimento 5 Stelle transiti pure liberamente nel PD. Non ne sentiremo particolare mancanza”.
Fonte: Live Sicilia