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MICROCREDITO A 5 STELLE ATTO SECONDO: IL LOCALE È STATO CHIUSO, L’ATTIVITÀ SI SPOSTA ALTROVE

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Rostipub Da Giuggi, atto secondo.

Sulla vicenda della chiusura del locale di via Schiavonetti in città, il cui avvio lo scorso novembre è stato finanziato col Microcredito 5 Stelle – alla quale abbiamo dedicato un primo articolo, che ha scatenato un prevedibile putiferio -, è il momento delle conferme e delle precisazioni – scrive Alessandro Tich su Bassanonet. La conferma è che il locale di Bassano è stato chiuso. Punto e basta. I due gestori, marito e moglie, non lo riapriranno più. La precisazione è che invece non chiude l’attività, per la quale viene espressa l’intenzione di trasferirla altrove.

La qual cosa, con buona pace di sostenitori e detrattori della causa, comporta una ambivalente interpretazione del significato del verbo “chiudere”.

“Noi non chiudiamo – puntualizza la contitolare Laura San Brunone -. Abbiamo avuto un problema tecnico elettrico che si è rivelato più grande del previsto. Per risolverlo avremmo dovuto compiere dei lavori supplementari, rompere una parete in cartongesso e spendere ancora dei soldi. Tutto è iniziato da lì. E allora abbiamo deciso: ci spostiamo a Thiene. A Thiene noi abitiamo, qui abbiamo comprato la casa e qui vanno a scuola le mie due bambine. E’ vicino a casa ed è più facile gestire le cose.”

Alla nostra richiesta di saperne di più sul problema tecnico con l’elettricità, talmente grosso da generare una così drastica decisione, la giovane esercente risponde di non poterlo spiegare con precisione perché la questione “è stata seguita da suo marito”.

L’intenzione espressa della coppia è quella di trasferire, nel Comune di residenza, la stessa identica attività di Bassano: rosticceria adibita a pub e a gastronomia da asporto con prodotti gastronomici artigianali siculo-pugliesi. Con l’apertura, nello stesso locale, anche di un bar. Gli arredi che da quasi due mesi sono rimasti al loro posto nel rostipub “abbandonato”, bancone e tavoli compresi, sarebbero pertanto in attesa di una nuova sistemazione.

“Dovremmo farlo tra un mesetto”, dice la nostra interlocutrice.

Vi è dunque solo una questione tecnica legata all’energia elettrica alla base dell’annunciato trasloco a 5 Stelle? Nossignori. Perché in realtà, dietro le quinte della fulminea parabola del pubblico esercizio che ha resistito a Bassano solo un mese e mezzo, c’è anche qualcosa di più profondo.

“Non mi piace quella zona”, si lascia scappare la rosticcera e aspirante barista siciliana. Le chiediamo perché. “Ci sono state delle situazioni che non mi sono piaciute – rivela Laura San Brunone -. Mi riferisco a degli inizi di discorsi che abbiamo avuto con il vicinato. Non ho voluto entrare in discorsi stupidi, mi ritengo una persona intelligente. Questa cosa ha favorito la decisione di spostarci. E poi, come ha scritto lei, quella via è una zona difficile da portare avanti. Preferisco lavorare bene.”

Il linguaggio è un po’ criptico, ma la sostanza è chiara.

Tra il rostipub siculo-pugliese e qualche residente della via, probabilmente della stessa palazzina, sono sorte delle incomprensioni. Per ragioni private che rimarranno conservate negli archivi condominiali. E se via Schiavonetti “è una zona difficile da portare avanti” anche lo scarso richiamo della clientela avrà giocato la sua parte.

La San Brunone, tuttavia, intende puntualizzare anche un’altra cosa:
“Il Microcredito c’è sempre, io continuo a pagare le rate. Solo che ci spostiamo.”

Excusatio non petita: nessuno ha mai scritto che il finanziamento bancario favorito dal Microcredito grillino sia stato bloccato o revocato.

Ma è giusto comunque riportarla, per quella che rimane in ogni caso un piccola storia emblematica di questo nostro Paese.

Destinazione Thiene, dunque. Dove, per la cronaca, si è trasferito anche il kebab che esercitava nello stesso locale prima del rostipub.

Da quelle parti, gli stuzzichini del Sud – ce lo auguriamo di cuore – avranno sicuramente più fortuna.

mader
Fonte: Alessandro Tich per Bassanonet