Patrizia Bedori si ritira da candidato sindaco di Milano per il movimento 5 stelle. Era stata indicata agli inizi dello scorso novembre con soli 74 voti “di qualità”. Uno in più del secondo arrivato. Votarono 295 attivisti su circa 1800.
Ma la Bedori non avrebbe mai convinto i vertici del Movimento, in particolare Gianroberto Casaleggio. Tra le critiche “eccellenti” c’era stata quella di Dario Fo: “La ragazza mi preoccupa un po’, anche se in passato molti volti nuovi sono riusciti a mettere in difficoltà anche i grandi”, affermò tempo fa.
Alla presenza degli attivisti riunitisi al circolo Arci di via Barilli, ha ufficializzato la rinuncia alla corsa verso Palazzo Marino: “Non ce la posso fare umanamente. Non mi ritiro, faccio un piccolo passo indietro. Se me lo consentiranno rimarrò nella lista e darò tutto il mio sostegno a chi sceglierete”. “Soffro con le interviste e la tv – ha spiegato la ormai ex candidata – . Ho letto troppe cattiverie e ipocrisie. È un lato che non amo. Chi mi conosce sa che ho sempre lavorato con le associazioni, il mio apporto non mancherà: il Movimento è la mia vita”.
Un discorso lungo e commesso quello di Patrizia Bedori, che alla fine ammette le pressioni ricevute anche all’interno del M5S milanese: “Qualche carogna c’è anche dentro, ma il tempo terrà fuori queste persone. Io mi devo riprendere la mia vita, non ho vissuto per quattro mesi”.
Patrizia Bedori si ritira da candidato sindaco di Milano per il movimento 5 stelle. Era stata indicata agli inizi dello scorso novembre con soli 74 voti “di qualità”. Uno in più del secondo arrivato. Votarono 295 attivisti su circa 1800.