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MISTIFICAZIONI A 5 STELLE: GRILLO E LA FALSA TRADUZIONE DEL FINANCIAL TIMES

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(Foto dal Blog di Beppe Grillo)

 

I 5 Stelle, pensando di chiudere il 2015 in bellezza, hanno messo in giro la favola che l’autorevole giornale “Financial Times” “Il Movimento 5 Stelle è maturo per il governo”. Questo è il titolo di un post del 30 dicembre sul blog di Grillo, che rilancia un’intervista sul Financial Times di James Politi a Luigi Di Maio. Il Financial Times non ha detto nulla di tutto ciò.

Giampaolo-GalliGiampaolo Galli, Deputato PD, ha scoperto la bufala che i pentastellati mandano in giro traducendo in maniera inappropriata quello che il giornale ha veramente detto nei confronti del M5S.

Detto così, è evidente che quello che per l’occasione il blogger definisce come “uno dei quotidiani più autorevoli e letti al mondo” ha definitivamente sdoganato il M5S. Il post continua con quella che viene presentata come la traduzione letterale dell’articolo: “Il MoVimento 5 Stelle è maturo. Un partito dal passato eccentrico si reinventa come seria alternativa a Renzi”.

Insomma, sembra che il M5S sia davvero un’alternativa che il mondo dell’economia e della finanza internazionale deve prendere sul serio.

La notizia ha del clamoroso e sembra incredibile a chiunque abbia una qualche conoscenza di quell’impasto di populismo e ignoranza assoluta delle questioni economiche che è il M5S. Viene voglia di verificare e leggere cosa ha veramente scritto il Financial Times. Si scopre così che la notizia è falsa. E’ falso il titolo ed è falsa la traduzione dell’articolo.

Cominciamo dal titolo. Quello vero è: “Italy’s Five Star Movement wants to be taken seriously”. Che si traduce come “Il M5S vuole essere preso sul serio”. Nulla a che fare con “Il M5S è maturo per il governo”, un falso che suggerisce al lettore che questo è il giudizio del giornale, non la mera aspirazione del M5S.

Proseguendo, il sottotitolo dice: “Protest group has come a long way since its eccentric start and is now the country’s second party”.

Insomma hanno fatta molta strada rispetto alle loro origini eccentriche, il che è già un bel riconoscimento, vero o no che sia. Ma sentite la traduzione italo-grillesca: “Il M5S è maturo. Un partito dal passato eccentrico si reinventa come seria alternativa a Renzi”.

Un altro falso evidente. Da nessuna parte il FT definisce maturo il M5S e da nessuna parte lo presenta come “serio”.

L’attacco dell’articolo è: “When the populist Five Star Movement burst into Italian politics in 2009…”. Nella traduzione grillesca, la qualificazione “populist” magicamente sparisce. Quella sì era l’opinione del giornalista: il M5S è irrimediabilmente “populist” anche se, più oltre, Di Maio, ma non Politi, afferma che “il M5S non è una tossina populista, ma un antidoto”. E lo argomenta dicendo “Noi siamo i portavoce naturali dei cittadini”, che è il più populista degli argomenti possibili. Loro sono i portavoce “naturali”, gli altri eletti non sono legittimi rappresentanti del popolo, ma degli abusivi. I 5S non sanno nulla di economia, ma nemmeno conoscono l’ABC della democrazia. Si possono dare una spoleveratina, “con un look elegante e toni moderati” come dice Politi, ma rimangono sempre irrimediabilmente “populist”. E sul punto al lettore del FT non rimane l’ombra di un dubbio. Anche perché, quando si arriva al programma, l’articolo enuncia “pochi pilastri chiave”: lotta alla corruzione, ambientalismo e un referendum sull’Euro. Roba che il lettore del Financial Times rimane esterrefatto : come mai non ci avevamo pensato prima?

Giampaolo Galli
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