Una delle bandiere nazionali del Movimento 5 Stelle quella di rinunciare ai gettoni di presenza dei consigli comunali e delle commissioni, non trova applicazione a Nettuno. Solo un consigliere comunale della maggioranza (Laura Pizzotti) infatti, ha deciso di “seguire l’esempio” del Sindaco Angelo Casto, che appena insediato aveva annunciato di rinunciare al compenso di primo cittadino istituendo uno specifico fondo di solidarietà, e rinunciare a tutti i gettoni di presenza del primo semestre 2016 per quanto riguarda i consigli comunali e per il secondo semestre 2016 per quello che riguarda le commissioni.
Il bell’esempio del sindaco Angelo Casto è stato applaudito dai consiglieri a Cinque Stelle che però hanno deciso di non seguirlo. Un cifra che si aggira attorno ai 4mila che non è certamente esorbitante, ma che sarebbe stato un aiuto ed un bel segnale alle fasce svantaggiate di Nettuno e alle “scarne” casse comunali, cosa che viene spesso ricordata anche dalla stessa maggioranza. Un questione non soltanto di sostanza, dunque, ma anche, e soprattutto, di principio.
Più permeabile al messaggio, invece, l’opposizione che ha rinunciato in blocco ai gettoni di presenza con solo tre eccezioni nei consigli comunali e quattro per quello che riguarda le commissioni. Per quanto riguarda la minoranza, inoltre, Genesio D’Angeli è stato l’unico consigliere a devolvere i gettoni di presenza al capitolato 30215 (quello istituito da Casto dove ha devoluto la sua indennità di Sindaco) sia per le commissioni che per i consigli. A lui si aggiunge Fabrizio Tomei che ha devoluto il compenso dei consigli comunali.