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OCCUPAZIONE, IL PREZZO DELLA CRISI PANDEMICA

“Nessuno perderà il lavoro, saranno tutti tutelati dagli ammortizzatori sociali. Anche per le partite IVA stiamo elaborando un indennizzo. Per le famiglie? Un congedo parentale speciale” , affermava la ministra 5 Stelle al Lavoro Nunzia Catalfo, intervistata, il 12 marzo 2020, da Radio anch’io su Radio Rai1.

E in una intervista a Class, il 3 aprile 2020, ha aggiunto: “il reddito di emergenza sarà esteso anche ai lavoratori in nero”.
Invece nell’anniversario della conquista del voto, il 30 gennaio 1945, le donne si ritrovano con un altro primato, ancora una volta triste. L’Istat ha certificato che nonostante il blocco dei licenziamenti sono proprio le donne a pagare il costo della crisi.
Nel solo mese di dicembre 2020 l’emergenza pandemica ha falcidiato in Italia 101mila posti di lavoro. 99mila riguardano le donne e solo 2mila gli uomini.
Rispetto poi al dicembre 2019, gli occupati calano di 444 mila unità e gli inattivi raggiungono quasi il mezzo milione in più (482 mila). A crollare soprattutto i lavoratori più deboli, i precari.
Se a primavera non ci dovesse essere la proroga del blocco dei licenziamenti sarà bomba sociale.