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QUANDO DI MAIO DICEVA DELL’EX SINDACO DI LICATA: “LO SANTIFICANO PERCHÉ È DEL PD E AMICO DI ALFANO”

“Non mi meraviglierebbe che ce lo trovassimo candidato in Regione”. Chattando con alcuni parlamentari in una conversazione, datata 11 agosto, che l’Adnkronos ha potuto visionare, Luigi Di Maio parlava in questi termini di Angelo Cambiano, ex sindaco di Licata anti-abusivi, presentato oggi come assessore in pectore agli enti locali di una eventuale giunta regionale a guida M5S.

Una frase risultata profetica, visto che lo stesso Di Maio ieri a Palermo si è speso per sostenere il suo ingresso nella squadra di Giancarlo Cancelleri. Peccato che, nella chat di agosto, il candidato premier M5S avesse usato frasi di tutt’altro tenore nei confronti di Cambiano: “Siccome è del Pd ed è amico di Alfano, viene santificato”, scriveva Di Maio. Contattato dall’Adnkronos, Di Maio spiega che su Cambiano “mi ero fatto un’idea sbagliata”. “Non conoscevo Cambiano, questa è una bella storia di pregiudizi caduti. Quando l’ho incontrato mi aspettavo un uomo di partito vecchio stile e invece ho trovato una persona eccezionale: un sindaco con gli attributi”, sottolinea.

Per capire appieno la vicenda occorre fare un passo indietro fino al 10 agosto. Cambiano era stato appena silurato dalla sua giunta comunale e, commentando le frasi di Cancelleri sugli abusivi “per necessità”, parlò di “slogan elettorali solo per avere i voti degli abusivi”. Replicando alle critiche espresse da Cambiano nei confronti del candidato grillino a Palazzo d’Orleans, il giorno seguente Di Maio spiegava nella conversazione agostana su WhatsApp che “comunque il sindaco di Licata non ha fatto nulla di diverso da quello che sta facendo Patrizio Cinque a Bagheria”, il quale “però ha fatto anche un regolamento edilizio e si è preso anche le minacce mafiose mentre quello di Licata ha solo ottemperato alle ordinanze della magistratura”.

“Solo che – proseguiva Di Maio – Cinque è attaccato da Legambiente mentre questo di Licata, siccome è Pd ed è amico di Alfano, viene santificato”. Lo scorso 21 settembre, tra l’altro, Cinque si è autosospeso dall’M5S perché indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Termini Imerese sulla gestione del servizio dei rifiuti.

Ieri però a Palermo è andato in scena l’abbraccio di Di Maio e Cancelleri a Cambiano, presentato come futuro assessore agli enti locali in caso di vittoria dei grillini alle regionali di novembre. Designazione che tra l’altro ha fatto storcere il naso agli attivisti pentastellati di Licata. In conferenza stampa Di Maio ha salutato l’ex primo cittadino licatese dandogli il “benvenuto a bordo di un movimento che si candida a governare la Regione siciliana”. “La testimonianza di Angelo, come la designazione di Federica Argentati sono il simbolo che stiamo scegliendo liberamente i componenti della squadra mettendo insieme le migliori energie di questa terra”, ha rimarcato il capo politico M5S.

A proposito del suo assessore in pectore Cancelleri invece stamattina ha ricordato: “Lo avevo incontrato un anno fa. Poi, quando con Luigi Di Maio abbiamo letto della sfiducia, abbiamo pensato di andare a trovarlo. La notevole sicurezza che mi ha trasmesso mi ha acceso una lampadina: perché non sceglierlo per gli enti locali, farne il sindaco dei sindaci? Chi, meglio di un sindaco, può dirci quali sono le loro necessità?”.

Interpellato dall’Adnkronos, Di Maio fornisce la sua versione dei fatti spiegando che all’epoca “non conoscevo Cambiano. Come ha detto Giancarlo in conferenza stampa, lui era stato messo contro di noi, perché gli avevano fatto credere che la frase che è stata pesantemente strumentalizzata e volutamente stravolta dal reale senso sull’abusivismo di necessità fosse stata pronunciata dopo la caduta della sua giunta a Licata”.

“C’era un pregiudizio legato alle tensioni di quei giorni – prosegue – ma il fatto di averlo presentato come candidato assessore oggi rappresenta una bella storia di pregiudizi caduti, resa possibile dal fatto che lui è stato disponibile a incontrarci. E inoltre mette in chiaro la nostra totale condivisione sul profondo senso di legalità sul tema abusivismo”.

L’incontro con l’ex primo cittadino di Licata avviene il 20 agosto. Com’è andata? “Giancarlo lo chiamò dopo che era stato sfiduciato e gli disse ‘incontriamoci’. Quando sono andato a Licata credevo di trovarmi di fronte a un uomo di partito vecchio stile, ma era un’idea sbagliata, perché ho conosciuto lui e la sua squadra: tutte persone eccezionali, lui un sindaco con gli attributi. Poi quando Cancelleri mi ha detto che Cambiano aveva accettato di fare l’assessore ero ancora più contento”, aggiunge il candidato premier M5S.

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Fonte: AdnKronos