AttualitàHomePolitica

QUANDO FDI E LEGA VOLEVANO IL CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI SUL PNRR

Nell’aprile del 2021 l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il meloniano Giovan Battista Fazzolari insieme a Lucio Malan e ai leghisti Stefano Candiani e Massimiliano Romeo hanno presentato, in Senato, il disegno di legge n. 2185 con titolo

 “Modifiche alla disciplina relativa alla Corte dei conti a tutela del corretto riavvio del Paese”, per estendere i poteri della Corte dei Conti sul Pnrr, con l’attuazione dell’art. 3 i senatori sovranisti vogliono:
(Rafforzamento del controllo concomitante) 1. Su ogni piano, programma o progetto, comunque denominato, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza la Corte dei conti, mediante apposita sezione centrale a ciò dedicata, assicura l’immediato svolgimento del controllo concomitante di cui all’articolo 22 del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120. In caso di segnalazione, da parte del magistrato addetto al controllo concomitante sul singolo piano, programma o progetto, di gravi ritardi o di gravi violazioni, la sezione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 11, comma 2, della legge 4 marzo 2009, n. 15, può nominare un commissario ad acta, che sostituisce, ad ogni effetto, il dirigente responsabile dell’esecuzione, informandone contestualmente il Ministro competente.


Esattamente il contrario a quello che il Governo Meloni vuole fare adesso con l’emendamento inserito nel decreto “Pubblica amministrazione”, e con il voto di fiducia per modificare l’art. 22 del decreto-legge n. 76 del 2020, escludendo così dal controllo concomitante sia il Pnrr sia il Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr.