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QUANDO GIORGIA MELONI VOLEVA IL GOVERNO INDAGATO PER STRAGE COLPOSA

“Profondo dolore per le tante vite umane stroncate dai trafficanti di uomini”. Dice in una nota la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dopo il naufragio di Cutro in Calabria evidenziando che “si commenta da sé l’azione di chi oggi specula su questi morti”.

Il 18 Aprile 2015 un peschereccio eritreo partito dalla Libia si è capovolto nel Canale di Sicilia proprio mentre stavano arrivando i soccorsi, causando la morte circa mille migranti. “La più grande tragedia del Dopoguerra” – come l’aveva definita l’agenzia Onu per i rifugiati (UNHCR), anche peggiore della strage di Lampedusa (Agrigento) del 3 ottobre 2013.
In quella circostanza Giorgia Meloni leader del partito d’opposizione FdI chiedeva che il governo venisse indagato per strage colposa.