QUANDO I GRILLINI ESULTAVANO PER LA NOMINA DEI COMMISSARI ALLA SANITÀ

“Voglio rassicurare i cittadini molisani e calabresi che l’impegno di questo governo è totale per risollevare la sanità delle loro regioni.”

E ancora: “In Consiglio dei Ministri è stata approvata la nomina dei commissari e subcommissari ad acta per la sanità di Calabria e Molise. Legalità, trasparenza e competenza per la salute dei cittadini!”, cosi scriveva su Facebook l’ex ministra pentastellata della Sanità Giulia Grillo il 7 dicembre 2018, dopo la nomina dei commissari e sub commissari, il generale dei Carabinieri Saverio Cotticelli, Thomas Schael in Calabria e il generale della Guardia di Finanza Angelo Giustini, il subcommissario Ida Grossi per il Molise.


Pierpaolo Sileri, allora presidente M5S della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, così ha commentato le nomine:  “Sono sicuro che il generale Cotticelli, vero servitore dello Stato, riuscirà con forza e metodo ad aiutare davvero la sanità e i cittadini della Calabria. Così come sono sicuro che il Molise non potrà che trarre beneficio dal lavoro che porterà avanti il generale Giustini. Questo è cambiamento”.
Immediato anche  il commento del capogruppo grillino in Regione Andrea Greco: “Mai più i controllori saranno i controllati, siamo di fronte ad un risultato storico. Tanti auguri e buon lavoro al Commissario Angelo Giustini e al sub Commissario Ida Grossi. Il gruppo del MoVimento sarà a massima disposizione per migliorare la qualità della vita dei cittadini molisani.”
Soddisfazione anche dal deputato 5 Stelle Antonio Federico: “Ora è il momento dei fatti. Buon lavoro a entrambi che ce n’è tanto da fare”.
Per i grillini molisani il commissariamento della sanità molisana era l’unico modo per salvarla dal disastro e tanto avevano insistito sul primo governo Conte perché ciò accadesse.
Ma le nomine non hanno portato giovamento nella disastrata sanità regionale. Con l’emergenza pandemica la situazione si è ulteriormente aggravata fino a raggiungere una vera e propria paralisi gestionale tra struttura commissariale, Asrem, presidente della Regione nella veste di commissario della Protezione Civile per l’emergenza Covid.
Insomma siamo quasi ai veti incrociati. Tutti fanno tutto. Tutti conto tutti e i cittadini molisani sono gli unici a pagare che ad un anno dall’inizio della pandemia si ritrovano con chi vuole l’ospedale Covid a Larino e chi non vuole, senza la torre Covid a Campobasso, senza i moduli di terapia intensiva che dovevano essere creati presso gli ospedali, con un ospedale da campo presso il San Timoteo di Termoli pronto da 15 giorni e vuoto, con vaccinazioni a rilento, con contagi sempre alti e malati Covid trasferiti in altre regioni.
Il fondo è stato toccato, ma temo si vada più giù!