AttualitàHomePolitica

RAGUSA, GIORGIO LICITRA SCRIVE AL MOVIMENTO 5 STELLE: LETTERA FRA DIVORZIATI

giorgio-licitraGiorgio Licitra, già consigliere comunale del M5S e Vice Presidente del Consiglio, fino al 28 maggio 2014, conferma con questa lettera la sua distanza dai vertici cittadini del Movimento di Beppe Grillo.

La lettera offre uno spaccato sereno, senza polemiche, elegante ma incisivo, dell’attuale momento politico che vede l’amministrazione e la maggioranza cinque stelle accerchiata e bersaglio di critiche, anche pesanti, da parte delle opposizioni consiliari, di quasi tutti i partiti, da destra a sinistra, dei movimenti ambientalisti e anche da parte di componenti interne della maggioranza, oltre che dei dissidenti che uscirono dal Meetup e costituirono l’omologo 5 Stelle RagusAttiva, pare, finora, non riconosciuto dai vertici del Movimento.

Se dopo due anni ci si accorge che qualcosa non va, a sbagliare non può essere solo Federico Piccitto, eletto con il 70 % dei consensi, ma, evidentemente hanno sbagliato anche tutti quelli che lo hanno indicato come candidato in maniera incondizionata.

Questo il testo integrale della lettera di Giorgio Licitra:

Lettera di un Cittadino Attivista al MoVimento 5 Stelle
Se si considerano le opinioni espresse da cittadini, da varie associazioni ed in particolare da quelle ambientaliste e da alcune forze politiche d’opposizione, in merito all’atto di indirizzo relativo alle varianti al PRG per la costruzione di alberghi in territorio comunale, recentemente approvato dalla maggioranza consiliare, opinioni con cui, concordemente, si rimprovera all’Amministrazione Comunale di disattendere i principi ispiratori e programmatici del M5S, appare evidente che qualcosa non va.
Leggendo la nota, a firma di tre consiglieri di maggioranza, uscita in questi giorni sulla stampa, salta subito evidente una contraddizione di fondo che molto si presta ad alimentare queste opinioni.
In effetti appare difficile sostenere che “ le linee guida e gli accorgimenti necessari, come da programma elettorale, sono stati sapientemente verificati e controllati, ma dinanzi ad esigenze oggettive non si può nascondere la testa sotto la sabbia” aggiungendo poi che l’ “ideologia non produce risultati” cosi come non producono risultati “ le parole ed i dogmi”, con chiaro riferimento alle difficoltà nell’applicare il programma 5 Stelle, e poi affermare di attenersi del tutto al programma elettorale ed ai principi ispiratori del movimento.
Perché, se col superiore ragionamento si vuole dimostrare che “dinanzi ad esigenze oggettive” incompatibili con i principi del movimento, quest’ultimi vanno sacrificati in nome della buona amministrazione, come in una qualsiasi amministrazione di un qualsiasi Comune, allora il ragionamento diventa davvero poco chiaro. Non si possono contemporaneamente sostenere due diverse concezioni, come se diverse non lo fossero. Infatti le due concezioni appaiono subito in contrasto tra loro; la buona amministrazione, adattandosi alle circostanze ed adeguandosi all’esistente in rapporto alle “esigenze oggettive”, o lottare con le unghie e con i denti per affermare i principi fondanti del movimento e la rivoluzione culturale di cui è portatore.
Se si fosse optato per questa seconda concezione, allora, si sarebbe certamente trovato il modo di dire no al consumo di suolo, per la costruzione di dieci grandi strutture alberghiere che, se da un lato potranno aumentare la capienza turistica, dall’altro, certamente, condanneranno alla chiusura tanti Bed & Breakast disseminati sul territorio comunale.
Come pure si sarebbe potuto dire no al rilascio di concessioni per la installazione di nuove strutture per ricerche petrolifere, come per tempo, in un precedente incontro, aveva suggerito il deputato del movimento Riccardo Nuti, responsabile nazionale delle politiche per la protezione dell’ ambiente, come anche si sarebbe potuto dire no all’alleanza con un altra forza politica, la lista Partecipiamo, composta da componenti di Rifondazione, Sel ed Italia dei Valori, a cui sono stati attribuiti un assessorato, nella persona del primo dei non eletti, e funzioni di sottogoverno, alleanza di cui, tra l’altro, non vi era alcun bisogno, già disponendo di una sufficiente maggioranza consiliare, per tacere di tant’altro.
Tutto questo non per togliere merito all’Amministrazione Comunale, che può anche amministrare bene la Città, ma per cercare di capire il livello di applicazione tra ciò che si afferma nei programmi e ciò che poi si attua nella concreta realtà amministrativa.
Aspetto questo che può anche essere di secondaria importanza per le altre formazioni politiche, ma che è di primaria e fondamentale importanza per le amministrazioni nate da liste autorizzate e certificate dalla sede centrale del M5S.

mader
Fonte: Ragusa Libera