Perché Benigni? Perché solo lui non può dire “voterò Si” senza diventare il bersaglio di un variopinto battaglione che va da Dario Fo a Maurizio Gasparri? Chi ha letto la sua intervista a Ezio Mauro ha colto di sicuro la ricerca di una risposta razionale e insieme rispettosa e garbata: il cuore batte per il No, la testa mi dice di votare Si. Ma non è bastato. Ora dovrebbe stupire, che la critica più violenta gli sia arrivata da un altro grande attore, Dario Fo – un premio Nobel contro un premio Oscar – che arriva a parlare di “tradimento” e prevede che “sarà ripagato” (come se fosse Benigni ad avere bisogno della tv, e non viceversa). E invece, purtroppo, l’avevamo già capito, che su questo referendum soffia il vento dell’intolleranza, e chi sta dall’altra parte è solo un traditore. Prepariamoci al peggio.