Dopo appena tre giorni dall’insediamento del governo a Cinque Stelle nel Municipio XV e nella maggioranza pentastellata c’è già aria di maretta.
Qualche defezione nello schieramento del Movimento era già emersa al momento dell’elezione del Presidente del Consiglio, carica affidata nella prima seduta del parlamentino di via Flaminia a Cristina Cruciani. Era mancata l’unanimità dei pentastellati: 14, su 16 a disposizione, i voti arrivati alla “miss preferenze” ‘grillina’ del Municipio XV. Due voti rimasti nel segreto dell’urna che, sebbene passati quasi inosservati, palesano, almeno al momento, una mancata compattezza della maggioranza chiamata a governare il territorio per i prossimi cinque anni.
Malumori in seno al gruppo dei Cinque Stelle che oggi trovano conferma nella lettera inviata dalla consigliera Luisa Petruzzi alla Presidente del Consiglio, Cristina Cruciani, al minisindaco Stefano Simonelli, e pure al Direttore del Quindicesimo. “Dichiaro di appartenere al gruppo politico del M5s in cui sono stata eletta ma non riconosco Tiziana Mancini come mio capogruppo” – ha scritto Petruzzi sollevando un polverone.
Alla base della dichiarazione vi sarebbero motivi personali e non, come sostiene qualcuno, la richiesta di rispettare per le cariche a disposizione la gerarchia delle preferenze ottenute durante le votazioni con Petruzzi ad averne conquistate 249 contro le 120 della Mancini.
“Non riconosco Tiziana Mancini come mio capogruppo perchè non ne condivido alcune caratteristiche caratteriali. Dunque non gode della mia personale fiducia”. “La mia è una scelta strettamente personale e legittima in quanto persona pensante: sono nel Movimento da tanto tempo e – ha aggiunto – ne condivido fermamente valori e idee”. “Al momento – continua Petruzzi – mi ha creto problemi nelle Commissioni: da quella Ambiente sono stata spostata alla Trasparenza”. “Tuttavia non ne farei una questione politica: dobbiamo lavorare per il territorio e impegnarci per dare risposte ai cittadini”.