Enrico Stefàno, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle al comune di Roma, si è dimesso dal ruolo di Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Capitolina. Esponente di punta dei 5 stelle nella capitale, dopo l’arresto di Marcello De Vito per corruzione, ha preso il suo posto alla guida dell’aula del consiglio comunale, rimanendo sempre nel ruolo di vice vicario.
Ma la revoca di De Vito e, quindi, la successiva nomina di Stefàno a presidente dell’Aula Giulio Cesare non è mai arrivata, a causa di un parere legale degli uffici capitolini che avrebbe paventato il rischio di richiesta danni da parte di De Vito per questa operazione. Di qui lo stallo nella maggioranza, in cui si sono registrate posizioni differenti sul da farsi.
Non è chiaro il motivo delle dimissioni di Stefàno abbia preso questa scelta. Nel post su Facebook in cui annuncia la sua scelta Stefano non chiarisce il motivo delle dimissioni:
“Oggi ho rassegnato le dimissioni dal ruolo di Vice Presidente Vicario dell’Assemblea Capitolina.
A mente fredda spiegherò i motivi, – scrive Stefano.
Nel frattempo mi corre l’obbligo di fare dei ringraziamenti.
In primis al mio staff, tutti dipendenti comunali, che da 3 anni con pazienza, dedizione, amore, seguono le mie (dis)avventure.
Agli uffici del Segretariato, che in questi tre mesi sono stati una piecevolissima scoperta per competenza e disponibilità.
Ai gruppi di opposizione, che, anche se inevitabilmente con idee diverse, si sono dimostrati sempre leali e corretti, nell’interesse della città.
Ovviamente resta il mio pieno e incondizionato appoggio alla maggioranza e a Virginia, che in questi tre anni sta facendo un lavoro straordinario e merita il supporto di tutti, amministratori e soprattutto cittadini.
Continuerò a lavorare per Roma, che amo, dando il massimo per vedere realizzata la nostra idea di città” – conclude Stefano.
Secondo quanto riferisce l’HaffPost la maggioranza capitolina sarebbe spaccata. “La verità è che in Campidoglio si sono create due fazioni”, spiega una fonte interna M5s di primo livello: “C’è chi voleva presentare una mozione di sfiducia nei confronti di Marcello De Vito e chi no”. E queste due fazioni hanno portato proprio oggi alle dimissioni di Enrico Stefàno da vicepresidente vicario. Volto storico dei grillini romani, in questi tre mesi non è riuscito a convincere l’intero gruppo a sfiduciare l’ex presidente dell’Aula Giulio Cesare che, pur essendo in carcere, agita ancora i consiglieri comunali.
Alla base della scelta di Enrico Stefàno di dimettersi dopo appena tre mesi, secondo diverse voci raccolte in Campidoglio, ci sarebbe la constatazione della difficoltà di svolgere il ruolo di presidente dell’Aula Giulio Cesare non avendo pieno titolo per farlo e non potendo costituire un ufficio di presidenza. La ragione? Marcello De Vito non si è dimesso da consigliere dopo il suo arresto e l’Aula non ha votato la surroga in base alla legge Severino. Dunque, qualora venissero meno le misure cautelari nei suoi confronti, potrebbe riprendere il suo incarico.