AttualitàHomePolitica

SEGRETARIO CEI A BEPPE GRILLO E SALVINI: “PIAZZISTI DA QUATTRO SOLDI”

salvini-grillo-matteoderricoIl segretario della Cei, monsignor Nunzio Galantino, entra a muso duro nel dibattito sull’emergenza immigrazione e attacca frontalmente, pur senza citarli, Matteo Salvini e Beppe Grillo: “Piazzisti da quattro soldi – ha detto il vescovo ai microfoni di radio Vaticana, appena rientrato dal suo viaggio in Giordania – che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse!”.

Nei giorni scorsi dal blog di Beppe Grillo erano state lanciate quattro proposte che di fatto segnavano una svolta nella linea del Movimento 5 stelle in tema di immigrazione. I grillini chiedevano maggiori restrizioni sulla concessione dell’asilo politico, rimpatri immediati per chi non ne ha diritto e più controlli e sorveglianza nei centro d’accoglienza. Una posizione molto simile a quella della Lega, come lo stesso Salvini ha sottolineato in un’intervista alla Stampa: “Che si debba espellere di più e accogliere di meno lo dico da anni – ha detto il segretario del Carroccio – Mi fa piacere che adesso ci sia arrivato anche Grillo. Non resta che aspettare Renzi”.

Lo stesso Papa Francesco aveva definito: “Un crimine di guerra” respingere alla frontiera gli immigrati. Monsignor Galantino è andato oltre, strigliando quei politici italiani che dissentono dalla posizione del Pontefice: “Come italiani – ha aggiunto il vescovo – dovremmo un poco di più imparare a distinguere il percepire dal reale. Noi qui – ha aggiunto – sentiamo dire e sentiamo parlare di ‘insopportabilità del numero di richiedenti asilo’: guardate, questo per me è un atteggiamento, che in questi giorni, viene purtroppo alimentato da questi quattri piazzisti”.

Per Galantino l’Italia dovrebbe prendere esempio dalla Giordania: “Ha una popolazione di circa 6 milioni, ma sapete che lì ci sono due milioni e mezzo di profughi che vengono accolti? Quello che distingue la Giordania, il Kurdistan iracheno e le altre zone che stanno accogliendo i profughi in questo momento dall’Italia, da noi è questo: non perché loro hanno più mezzi, probabilmente hanno solo un cuore un poco più grande; probabilmente vogliono veramente mettere vita con vita con queste persone”.

mader
Libero