Come previsto, respinta la mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle contro Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme istituzionali e rapporti col Parlamento. La Camera dei Deputati con 373 voti contrari e 129 favorevoli e 373 ha bocciato la proposta dei 5 Stelle.
Hanno votato a favore della mozione Lega Nord, Sinistra Italiana, Fratelli d’Italia e Movimento 5 Stelle (con molte defezioni, avrebbero dovuto essere quasi 150); contro Partito Democratico, Scelta Civica e Area Popolare. Forza Italia non ha partecipato al voto e ha annunciato la prossima presentazione di una mozione di sfiducia contro l’intero governo.
Il documento di sfiducia dei Cinque Stelle è stato illustrato dal capogruppo Davide Crippa, che ha denunciato i rapporti del padre della ministra, ma anche di altri parenti di lei con Banca Etruria, che ha definito “la banca di famiglia”.
Alessandro di Battista, intervenuto in Aula, ha invitato la Boschi a dimettersi e ha parlato di “oscena ipocrisia. Se quello che è successo a Boschi fosse accaduto in epoca berlusconiana – ha tuonato – a Carfagna o Gelmini, sarebbero insorti tutti”. E ha aggiunto: “I partiti sono diventati come le banche, gestiscono i nostri soldi: partiti e banche sono la stessa cosa e come le banche piazzano titoli tossici anche i partiti piazzano provvedimenti tossici”.
Ma l’intervento di Di Battista non è stato molto apprezzato sui social.