Home

SI, SI, SI

In questi giorni, sui canali televisivi locali, quando il digitale terrestre lo permette, capita di vedere uno spot commissionato dalla presidenza della regione in risposta al decreto “spending review” sul contenimento dei costi degli apparati burocratici e risanamento dell’economia.

Lo spot, sinceramente bruttino, colpisce non certo per il messaggio per cui è stato pensato, difendere la cancellazione della provincia di Isernia e di tutti gli apparati politici, burocratici e amministrativi ad essa legati, ma perché si presta a immediata ironia e parodia.

Seguendo lo spot, ci si rende conto che descrive un mondo diverso da ciò che viviamo quotidianamente e viene naturale cambiarne la risposta. Infatti, alla domanda:

  • «la provincia di Isernia è un peso per il bilancio dello Stato?
    SI, è la risposta immediata;

  • ospedali, scuole, trasporti, servizi sociali compromettono i bilanci pubblici?
    SI, viene da rispondere;

  • prefetture, questure, comandi provinciali dei vigili del fuoco di Isernia e Campobasso (non Campobasso e Isernia) costano più che nel resto d’Italia?
    SI, è la risposta.

  • Lo spot continua e termina:
    tagliare servizi significa creare cittadini di serie “b”.
    Non bisogna tagliare nulla».

Una provincia di appena 80.000 abitanti che spende in buffet, caffè, fiori e targhe 37.000 euro in un anno, più di Roma o di Venezia, è si un peso per lo Stato. Non va forse cancellata?

Una sanità regionale allo sfascio con un disavanzo smisurato (più di 700 euro per molisano); scuole che non sono a norma o sono state chiuse; trasporti ferroviari e su gomma da terzo mondo, che costano, alla collettività regionale, più che altrove; servizi sociali assenti o inefficienti, non compromettono forse i bilanci pubblici?

Un monitoraggio compiuto dal dipartimento delle Riforme Istituzionali del ministero della Funzione Pubblica ha evidenziato che il costo, per abitante, della prefettura di Isernia è pari a 42,34 euro, contro i 3,89 di Milano o i 6 di Napoli. Non è forse il più alto del resto d’Italia?

Purtroppo, per colpa di amministratori spendaccioni che non ci permettono di ricevere servizi adeguati ed efficienti noi molisani cittadini di serie “b” lo siamo diventati da un pezzo.
Siamo certi di non essere scivolati ulteriormente?

Bisogna tagliare subito le province, il numero degli amministratori e dei consiglieri regionali, ma bisogna soprattutto tagliare le loro grasse indennità.

mader